Luglio: la strage di Santo Stefano di Cadore e ancora una donna uccisa
Sembra sia una coincidenza ma dopo il concerto di Laura Pausini a San Marco a Venezia son crollati calcinacci dalla volta del Sotoportego dell'Arco celeste, che dalla Piazza porta in Bacino Orseolo. Intanto in Trentino è stata modificata la legge per cui si ha facoltà di uccidere gli orsi.
Diventerà virale, il video viene girato il 2 luglio. Parliamo di "Do veto more?", la coppia di fidanzati che durante una gita in bici sui Colli Euganei ha un piccolo incidente: Jessica finisce fuori strada e Daniele riprende tutto con la gopro. Preso dalla paura per la compagna dice qualche bestemmia di troppo e il video, inviato inizialmente a pochi intimi per sorridere, diventa un fenomeno sul web.
I frati cappuccini diranno addio a Rovigo dopo oltre 400 anni di servizio alla comunità: costi troppo alti e troppo poche vocazioni.
E poi la strage di Santo Stefano di Cadore (Belluno). Il pomeriggio del 6 luglio una trentenne tedesca, Angelika Hutter, alla guida della sua Audi nera falcia una famiglia. Muoiono Mariagrazia Zuin, 64 anni di Mestre e suo genero Marco Antoniello, 48 anni di Mirano, oltre al figlio di due anni Mattia, sbalzato dal passeggino. Hutter li ha travolti a tutta velocità.
Negli stessi giorni si comincia a parlare di granchi blu e del fatto che questa specie aliena divori le vongole, principale sostenamento per molti pescatori del Delta del Po.
Torniamo alla cronaca perché il 14 luglio avviene una sparatoria a Padova. Un uomo di 55 anni, Collaku Haxhi, di origini albanesi, si è presentato sotto casa dell'ex moglie che nei suoi confronti aveva presentato più volte denuncia per stalking. Quando i carabinieri sono arrivati, Haxhi ha finto di andarsene. Invece ha ingranato la marcia e investito uno dei militari che stava compilando il verbale appoggiato al cofano della macchina: gli ha lesionato la gamba al punto che i medici non sanno se riuscirà a recuperare la mobilità. In quei secondi frenetici il collega ha sparato, uccidendo lo stalker.
E ancora la notte del Redentore Riccardo Nardin, un 28enne di Cavallino-Treporti (Ve), alla guida di un barchino urta una bricola. Il giovane è caduto in acqua ed è annegato.
Si comincia a parlare di migranti e a Verona viene installata una tendopoli. Il Nordest a questo punto si divide tra chi non ne vuole sapere e chi parla di accoglienza diffusa.
Il 19 luglio Benita Gasparini, 89 anni, viene trovata morta dai familiari nella sua casa a Pantianicco di Mereto di Tomba (Udine). Aveva profonde ferite alla testa ed è stata anche pugnalata alla schiena. Due settimane dopo viene trovato morto uno dei 5 figli di Gasparini, Luca Cisilino.
Una paziente oncologica trevigiana di 78 anni è la seconda in Veneto a togliersi la vita con il suicidio assistito, dopo Stefano Gheller. La prima ad aver ricevuto il farmaco letale dall'Ulss.
Ed è record per una carrozzeria di Mestre: subisce 33 furti in 9 anni. «Non è possibile, meritiamo più attenzione dalle istituzioni. La nostra parte l’abbiamo fatta: ho pagato una vigilanza privata, ho installato telecamere e antifurto. Eppure le cose non cambiano mai, ogni volta chiamo le forze dell’ordine e arrivano due ore dopo. Che cosa dobbiamo fare per proteggerci?» è lo sfogo del titolare, Paolo Favaretto.
Il 26 arriva la notizia data su Instagram da Federica Pellegrini: è in dolce attesa!
Il 31 viene recuperato senza vita il corpo di Diego Zanesco, 62 anni di Villabassa (Bolzano), precipitato dalla Tofana di Rozes. Zanesco era un'esperta guida alpina: solo pochi giorni prima aveva accompagnato in scalata il regista Oliver Stone.