Novembre: Giulia Cecchettin e la consapevolezza che il possesso non è amore
Walter Locatello, vigile del fuoco, il 2 novembre è scivolato in un canale e non è più riemerso. Le ricerche sono andate avanti fino al 7, quando è stato ritrovato senza vita.
La sera del 5 novembre i cieli del Nordest si tingono: è l'aurora boreale, che lascia senza fiato chiunque guardi in su. Negli stessi giorni arriva la notizia che a Venezia non saranno più tollerati gli ambulanti in ciabatte e vestiti in modo sciatto: sono due regolamenti comunali allo studio dell'amministrazione e delle associazioni di categoria.
A Meduno (Pn) muoiono marito e moglie: Liliana Del Din cade in casa e decede sul colpo. Quando il consorte, Pasquale Tamai, la trova accusa un malore.
«Hitler aveva ragione sugli ebrei». Il post choc viene scritto da Hanane Hammoud, docente di matematica di nazionalità libanese di H-Campus di Roncade. Parole che hanno scatenato un putiferio e la professoressa si è scusata presentando le sue dimissioni.
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta vengono visti per l'ultima volta l'11 novembre alla Nave de Vero a Marghera (Ve). Poi il nulla. Cominciano le ricerche, si pensa a tutto, si teme il peggio. Pochi giorni dopo le telecamere dello stabilimento di Dior a Fossò mostrano Turetta che aggredisce la 22enne, la carica in auto e sparisce. Il cadavere di Giulia Cecchettin viene ritrovato il 18 novembre nei pressi di Barcis, in un canalone. Aveva i vestiti della sera in cui è scomparsa. Turetta viene arrestato il giorno dopo in Germania: per una settimana aveva fatto su e giù tra Veneto, Friuli e Austria. Portato in carcere a Montorio Veronese, è accusato dell'omicidio della giovane.
Altro omicidio a Venezia nella tarda serata del 26 novembre: Khalil Mallat, 25enne tunisino, viene ucciso a colpi di fucile. Accusato del delitto è Raffaele Marconi, 33enne veneziano. Dietro al gesto pare ci sia la gelosia.