Il 2023 a Nordest: tutto quello che è successo mese per mese. L'orrore dei femminicidi, le due stragi, ma anche Do veto more? e Fede Pellegrini in dolce attesa

Sabato 30 Dicembre 2023, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 12:03

Gennaio: le indagini su Unabomber e quelle di Santa Maria di Sala

Il 2023 si apre con le dimissioni di Andrea Crisanti dall'Università di Padova. La notizia viene resa nota il 2 gennaio. Il microbiologo eletto con il Partito democratico in Senato alle ultime elezioni sabato 31 dicembre ha scritto una mail all'Ateneo patavino comunicando le sue dimissioni. Una decisione che sarebbe legata all'indagine sui tamponi rapidi della Procura di Padova, partita dopo un suo esposto, e alla diffusione di alcune intercettazioni telefoniche che lo riguardano. Si tratta di colloqui telefonici del presidente del Veneto Luca Zaia che saranno riportate nella trasmissione Report di questa sera, 2 gennaio, nei quali il governatore dice: «Stiamo per portarlo allo schianto». Senza voler entrare nel merito, Crisanti ha detto di voler «essere libero di prendere ogni decisione che mi riguarda visto che vi sono molte intercettazioni che riguardano anche altri docenti dell'Università».

Esattamente 10 giorni dopo avviene una svolta nel caso della professoressa colpita dai pallini di una pistola ad aria compressa all'Itis Viola di Rovigo, il video era finito online: la docente ha denunciato tutti gli studenti al Tribunale dei minori per lesioni, oltraggio, diffamazione e atti persecutori.

Il 16 gennaio a Padova un pullman finisce capovolto in autostrada, a bordo 52 persone. L'autista aveva preso male la curva della bretella sulla A13 e il mezzo si era appoggiato al guard rail.

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Restiamo sulla cronaca perché il 22 gennaio Walter Onichini è stato scarcerato: il giudice del Tribunale di sorveglianza ha concesso l'affidamento in prova. Condannato in via definitiva a 4 anni, 10 mesi e 27 giorni di reclusione per il reato di tentato omicidio, perché sparò a uno dei tre ladri entrati a casa sua il 22 luglio del 2013 a Legnaro (Pd), aveva chiesto di poter lavorare in modo da aiutare la sua famiglia.

Altro caso del passato, quello di Unabomber. Il 19 gennaio è stato disposto il test del Dna su 10 reperti e sono state riaperte le indagini per 11 persone.

Indagini di spicco anche nel Veneziano: il 23 vengono arrestate sei persone per reati contro la pubblica amministrazione. L'inchiesta nasce dalla denuncia del proprietario di un terreno a Santa Maria di Sala (Ve). L'uomo sarebbe stato convocato in un bar dai pubblici amministratori che gli avrebbero proposto il cambio di destinazione d'uso di un suo terreno agricolo da rendere edificabile, in cambio però del pagamento di una tangente. L'imprenditore onesto avrebbe rifiutato la proposta, dopo aver registrato di nascosto la conversazione. A quel punto avrebbe portato la registrazione ai carabinieri e sarebbe partito tutto. Tra gli indagati nomi di spicco: Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo, ex sindaci di Santa Maria di Sala, gli imprenditori padovani Battista Camporese e Mauro Cazzaro, il direttore dell’ufficio tecnico del Comune di Santa Maria Di Sala, geometra Carlo Pajaro e l'architetto Marcello Carraro.

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