Ottobre: la strage del bus di Mestre
É la sera del 3 ottobre quando un pullman carico di turisti sta passando sul cavalcavia Vempa a Mestre. Ad un certo punto sfonda il guard rail e cade giù, poi prende fuoco. Muoiono 21 persone. Le indagini sono ancora in corso. E le immagini sono ancora vivide nella mente.
Il 9 ottobre ricorrono i 60 anni dalla tragedia del Vajont. C'era anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Lieto annuncio per la città del Santo: il Giro d'Italia dopo 24 anni tornerà in città. Ma non si fa in tempo a riprendere fiato che il giorno dopo avviene un altro incidente a Mestre in cui è coinvolto un autobus: il mezzo si schianta contro la colonna di un portico. Nessun ferito, si tratta di un veicolo della stessa compagnia di quello caduto dal cavalcavia.
Brutta notizia per le Olimpiadi invernali 2026: la nuova pista da bob di Cortina D'Ampezzo non verrà costruita. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Terribile incidente stradale a Borgo Valbelluna il 18 ottobre. Un cervo è stato investito da un'auto che lo ha tagliato a metà. La parte anteriore dell'animale, quella con la testa e le corna, ha sfondato il parabrezza del camion e ha trafitto il camionista, Manuel Favaro, 35 anni, che non ha avuto scampo. Lo stesso giorno a Padova viene pronunciata sentenza di primo grado nei confronti di Valentina Boscaro, accusata dell'omicidio del fidanzato, Mattia Caruso: niente ergastolo, bensì 24 anni. E nell'aula del tribunale si sente gridare: «Assassina, ti aspettiamo».
Il primo pomeriggio del 25 ottobre una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 scuote il Polesine, viene sentita in gran parte del Veneto e dell'Emilia Romagna. Due giorni dopo se ne verifica un'altra.