Il Giro d'Italia abbraccia il Nordest e torna a Padova dopo 24 anni. A decidere il vincitore la doppia salita sul Monte Grappa. Luca Zaia: «Sarà una festa»

Passaggio anche nel territorio del Comune di Treviso, partenza da Alpago e doppia salita sul Monte Grappa

Venerdì 13 Ottobre 2023 di Redazione web
Foto Gian Mattia D'Albertoi/LaPresse

Il Giro d'Italia abbraccia il Nordest e dopo 24 anni ritorna a Padova. Tra le novità: la doppia salita sul Monte Grappa nella penultima tappa del 25 maggio e sarà proprio questa a decretare i vincitori della 107esima edizione. Ma non è tutto. Nel programma ci saranno: il passaggio nel versante trevigiano di Semonzo, tra i più tosti da affrontare, la partenza da Alpago, da Bassano del Grappa e il passaggio all'interno del territorio del Comune di Treviso

Il ritorno a Padova, Giordani: «Sono felicissimo»

Grande la soddisfazione del sindaco di Padova Sergio Giordani per il ritorno nella città del Santo della Corsa Rosa: «Sono entusiasta e felicissimo che un grande momento di sport come il Giro d'Italia torni a fare tappa a Padova. Un evento così amato dagli italiani e così radicato nella storia del nostro Paese e nella storia del ciclismo mondiale che di certo assume significati e suscita passioni che vanno ben oltre i tanti appassionati. E' un successo della città, c'è stato per anni un grande gioco di squadra per giungere a questo traguardo, e ringrazio in maniera particolare il Presidente Zaia col quale abbiamo collaborato in questo senso». Entusiasmo condiviso anche dall'assessore allo Sport Diego Bonavina che aggiunge: «Padova ha vinto la sua volata, possiamo finalmente alzare le braccia. É da poco ufficiale che la 18a tappa del 107° Giro d’Italia si concluderà in Prato della Valle il 23 maggio prossimo - afferma - Dopo 24 anni siamo riusciti a riportare nella nostra città l’arrivo del Giro, un evento di portata internazionale, una vetrina incredibile e una festa per tutti gli amanti dello sport. Un risultato figlio di un grande lavoro di squadra, ma il nostro vero Giro inizia oggi. Abbiamo sette mesi da percorrere insieme mettendo idee e passione per creare un percorso che porti fino a quella magica volata. Per mostrare a tutti la bellezza di Padova, l’accoglienza dei suoi cittadini e la nostra capacità organizzativa.

Buon Giro, Padova!».

Luca Zaia: «Non c'è Veneto senza il Giro»

Immediato il commento del governatore del Veneto Luca Zaia: «Un gran bel giro d’ItaliaCi sono tutti gli ingredienti per un altro grande spettacolo, del quale il Veneto sarà significativo protagonista, anche perché, come uso dire, non c’è Giro senza il Veneto e non c’è Veneto senza il Giro - afferma - Siamo la regione d’Italia con più appassionati e le tappe che ci attraversano sembrano fatte apposta per accontentare tutti i palati finissimi di sportivi ed esperti. Ci sono montagne, colline, pianura, l’arrivo a Padova presumibilmente per velocisti o passisti dopo aver attraversato il bellunese, il trevigiano e il veneziano, quello su Cima Grappa dove gli scalatori di sicuro daranno spettacolo e dove si potrebbe verificare qualcosa di importante per la classifica generale». «Comunque vada – conclude Zaia – sulle strade venete sarà una festa di sport, di tecnica, di passione infinita, così come su tutte le strade italiane che il Giro percorrerà, con i suoi campioni, i colori, i rumori, l’entusiasmante brusio di pedali e ruote che mangiano l’asfalto. Grazie Giro, e buon Giro a tutti».

Il percorso completo, i numeri del Giro: oltre 42mila metri di dislivello

Sei tappe per velocisti, due prove contro il tempo per un totale di 68,2 chilometri, 5 tappe di montagna con quattro arrivi in salita e 8 tappe mosse molto insidiose. Il via il prossimo 4 maggio, la finale il 26 dopo aver percorso 42.900 metri di dislivello nei 3.321,2 chilometri totali da percorrere. La partenza dal Piemonte in occasione della ricorrenza delle celebrazioni della tragedia del Grande Torino. La corsa toccherà anche il Colle di Superga. Poi l'arrivo a Roma dove il giro terminerà per la sesta volta. La presentazione dell'edizione 2024, oggi, 13 ottobre, al Teatro sociale di Trento in occasione dei giorni del Festival dello Sport.

Le tappe

La partenza

Due le tappe inconsuete già dalle prime battute di questo giro: la Venaria Reale-Torino di 136 km è la riedizione alleggerita della tappa di Montagna in città. E la seconda tappa che parte del Canavese e percorre le colline del Biellese per arrivare alla salita finale di Oropa (150 chilometri) dove nel 1999 Marco Pantani realizzò una delle più belle imprese in salita rimontando 49 ciclisti dopo un problema meccanico e vincendo la tappa. La terza tappa Novara-Fossano 165 chilometri ma che i velocisti dovranno guadagnarsi dato che il precedente di un GranPiemonte (2009) mostra come un corridore dalle caratteristiche di Philippe Gilbert si possa imporre. 

La prima settimana

Il Giro si sposta per raggiungere la Liguria (Acqui Terme-Andora 187 km) e quindi la Toscana (Genova-Lucca 177 km) prima di una serie di tappe impegnative e in alcuni casi potenzialmente decisive non fosse per la scrematura dei favoriti che imporranno al gruppo. Si succedono una tappa mossa, una cronometro individuale e una tappa di montagna con arrivo in salita. Nell’ordine: Viareggio-Rapolano Terme (177 km) con circa 12 km di sterrati nel finale, in parte già visti alla Strade Bianche e in parte inediti. Segue Foligno-Perugia, cronometro individuale (37.2 km) con gli ultimi 4 km in salita per giungere al centro storico toccando i luoghi turisticamente più famosi dell’Umbria legati a San Francesco come Assisi e Spello. Dopo la fatica contro le lancette secondo arrivo in salita sui 14 km di Prati di Tivo (Spoleto-Prati di Tivo 153 km), già sede di tappa alla Tirreno-Adriatico in diverse occasioni. Da Spoleto si attraversa l’Appennino Umbro per arrivare sul massiccio del Gran Sasso. Prima del giorno di riposo la carovana giunge a Napoli (Avezzano-Napoli 206 km), nel suo salotto di via Caracciolo, con una tappa potenzialmente da volata.

La seconda settimana

Si riparte, dopo il riposo, da Pompei per una tappa che ciclisticamente presenta un arrivo in salita inedito (Pompei-Cusano Mutri/Bocca della Selva 141 km) e culturalmente lega archeologia e paleontologia. 
Francavilla al Mare ospiterà una volata (Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare 203 km) prima della tappa dei muri di Fano (Martinsicuro-Fano 183 km). Ancora una volata nella Riccione-Cento (179 km) che attraversa le zone martoriate dall’alluvione del maggio 2023. Fine settimana con due tappe molto impegnative: Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda: cronometro individuale (31.0 km) e Manerba del Garda-Livigno (Mottolino) di 223 km con arrivo in salita.

La terza settimana

Riposo e ripartenza da Livigno per la tappa della Cima Coppi che nel 2024 sarà ancora una volta il Passo dello Stelvio con i suoi 2758 metri. La Livigno-Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) propone 4400 metri di dislivello che culminano con i 2 km conclusivi di Monte Pana sempre sopra il 10%. La tappa successiva da Selva di Val Gardena a Passo Brocon di 159 km che si propone come una delle tappe decisive del finale di Giro. Ad esclusione del breve tratto da Canazei a Predazzo ci sono soltanto salite o discese. Si scalano il Passo Sella e il Rolle che hanno fatto la storia del Giro del primo dopoguerra per passare al Passo Brocon da due versanti. Quello di Canal San Bovo e quello inedito della Val Malene con il lungo tratto oltre il 10% che porta all’arrivo.

La volata di Padova

La volata a Padova con la Fiera di Primiero-Padova 166 chilometri con un passaggio anche nel territorio del Comune di Treviso, e la tappa di media difficoltà di Sappada (154 km da Mortegliano con Passo Duron e Sella Valcalda prima del finale – la tappa transita da Peonis dove morì Ottavio Bottecchia) anticipano la resa dei conti della Alpago-Bassano del Grappa (175 km con due scalate del Monte Grappa da Semonzo che vide l’attacco vittorioso di Nibali nel 2010 e la crono vinta da Quintana nel 2014). Poi l'arrivo a Roma con il circuito passerella nella Città Eterna.

Il percorso in sintesi

Tappa 1: Venaria Reale – Torino (136km)
Tappa 2: S. Francesco al Campo – Oropa (150km)
Tappa 3: Novara – Fossano (165 km)
Tappa 4: Acqui Terme – Andora (187 km)
Tappa 5: Genova – Lucca (176 km)
Tappa 6: Viareggio – Rapolano Terme (177 km)
Tappa 7: Foligno – Perugia (cronometro, 37,2 km)
Tappa 8: Spoleto – Prati di Tivo (153 km)
Tappa 9: Avezzano – Napoli (206 km)
Lunedì 13 maggio, giorno di riposo
Tappa 10: Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva)(141km)
Tappa 11: Foiano di Valfortore – Francavilla al Mare (203 km)
Tappa 12: Martinsicuro – Fano(183 km)
Tappa 13: Riccione – Cento (179 km)
Tappa 14: Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda (cronometro, 31 km)
Tappa 15: Manerba del Garda – Livigno (Mottolino)(220km)
Lunedì 20 maggio, giorno di riposo
Tappa 16: Livigno – Santa Cristina Valgardena (Monte Pana)(202 km)
Tappa 17: Selva di Val Gardena – Passo del Brocon (154 km)
Tappa 18: Fiera di Primiero – Padova (166 km)
Tappa 19: Mortegliano – Sappada (154 km)
Tappa 20: Alpago – Bassano del Grappa (175 km)
Tappa 21: Roma – Roma (126 km).

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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