Giro d'Italia sul Lussari: la tappa è stata un successo. «Presto riaperta la salita alle biciclette»

Lunedì 5 Giugno 2023
Lussari chiuso alle biciclette, il prefetto rassicura: «In tempi brevi sarà riaperta la strada»

UDINEHa registrato 800 milioni di contatti in tutto il mondo tra radio, tv e social, la 20esima tappa del Giro d'Italia 2023 con cronoscalata sul monte Lussari, svoltasi lo scorso 27 maggio.

A presentare il bilancio sono stati oggi gli organizzatori della tappa e la Regione, con il presidente Massimiliano Fedriga e l'assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini.

Fedriga: «Grande risultato per la regione»

Consacrata dal successo dello sloveno Primoz Roglic, la cronoscalata del Lussari, la prima di questo tipo in Friuli Venezia Giulia e l'unica in questo Giro 2023, dedicata al suo inventore Enzo Cainero, manager e uomo di sport friulano di recente scomparso, ha rappresentato «un enorme traguardo molto sfidante - ha detto Fedriga - che è stato raggiunto per il grande lavoro di squadra ed è un grande risultato per la Regione in termini di visibilità, con una fotografia del Friuli Venezia Giulia che ha segnato il Giro e che dà lustro all'Italia e anche all'Europa». L'ottima organizzazione, è stato sottolineato, ha permesso al Friuli di candidarsi ad ospitare altre tappe anche nelle prossime edizioni del Giro. «Rcs ci aveva già confermato che anche nel 2024 ci sarà assegnata una tappa e noi puntiamo ad averne una che attraversi tutta la regione - ha detto il coordinatore del Comitato organizzatore Paolo Urbani - nel 2025 ci sarà una sorpresa, e nel nome di Enzo Cainero alzeremo l'asticella». Una sorpresa che, si è ipotizzato a margine, potrebbe essere legata a Nova Gorica- Gorizia capitale europea della cultura. Per l'occasione il presidente Fedriga ha ricevuto in dono la maglia del ciclista Jonathan Milan, olimpionico e velocista che corre per il team Bahrain Victorious. «Una maglia di cui sono particolarmente orgoglioso - ha detto il presidente - perché si tratta di un campione della nostra terra».

Verso la riapertura della salita

«Prevediamo, in tempi molto brevi, la possibilità di rendere nuovamente disponibile quella strada che, come abbiamo visto, è diventata molto attrattiva dopo la bellissima tappa del Giro d'Italia». Lo ha affermato il Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, indicando anche la possibile soluzione e il cronoprogramma di riapertura dell'ascesa in bicicletta al monte Lussari, la cui chiusura, per precauzione, ha suscitato forti polemiche. «Il problema che ci siamo doverosamente posti è di non mettere a rischio l'incolumità personale dei fruitori - ha precisato - per questa ragione, Promoturismo Fvg ci darà la possibilità di utilizzare la cabinovia per la discesa». Si tratta «soltanto di formalizzare i soggetti coinvolti e come intervengono nella presa in carico - ha concluso Marchesiello - Sono persuaso che la fruizione del collegamento, autorizzato per la sola salita, potrà avvenire in tempi brevi, già per l'avvio della stagione estiva».

Il Giro sul Lussari, «l'evento più bello degli ultimi vent'anni»

«Chiudere alle bici per mancanza di sicurezza, o perché quella è pista forestale, non fa bene al territorio. È una protezione senza logica, pseudo-ambientalista, mossa da ragioni poco a prova di futuro. Il ciclismo è montagna e chiudere la montagna, questa volta più che mai, non è una buona scelta». Questo l'appello di Marco Bussone, presidente nazionale Uncem. Stessa lunghezza d'onda per Diego Bellotto, presidente di Confcommercio del Tarvisiano che ha sottolineato come la tappa del Giro d'Italia, sia stata «forse la più bella di sempre, con immagini stupende, che hanno pubblicizzato un percorso spettacolare, probabilmente il più bell'evento degli ultimi vent'anni. Come è stato per la ciclovia Alpe Adria, la risalita al Lussari è un volano esponenziale per l'economia dell'intera valle». Gli appelli sono già stati recepiti dal Prefetto, Massimo Marchesiello, e dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che hanno assicurato stamani una celere soluzione che preveda la riapertura della strada, che sarà percorribile soltanto in salita, mentre la discesa si svolgerà, per ragioni di sicurezza, con la cabinovia.

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