Padova. La follia dello stalker: travolge un carabiniere, poi vuole finirlo col coltello. Un secondo militare gli spara e lo uccide

E' accaduto nel quartiere Sacra Famiglia a Padova. All''uomo, 55 anni, di origini albanesi, era già stato proibito di avvicinarsi all'ex moglie. E' stato raggiunto da quattro colpi

Venerdì 14 Luglio 2023 di Silvia Moranduzzo
Il generale Spina sul posto, a lato Haixhi

PADOVA - Un carabiniere di 37 anni investito e ricoverato con una frattura esposta al ginocchio.

Un uomo di 55 anni, Collaku Haxhi, di origini albanesi, morto dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco sparati da un altro carabiniere. È accaduto oggi pomeriggio, 14 luglio 2023, nel quartiere Sacra Famiglia di Padova in vicolo Castelfidardo.

Sul 55enne pendeva un divieto di avvicinamento nei confronti dell'ex compagna, dalla quale era separata da 10 anni. La donna lo aveva denunciato per maltrattamenti e l'uomo era coinvolto in più procedimenti giudiziari: 3 denunce in 14 anni. Ma il divieto non l'ha fermato. Così si è presentato sotto casa della ex che, supportata dalla figlia, ha chiamato i carabinieri. Una pattuglia è arrivata nel giro di pochi minuti: i militari hanno invitato Haxhi ad andarsene e sembravano averlo convinto. Il 55enne è risalito in auto e ha innestato la retromarcia. Ma era solo una finta. Mentre uno dei carabinieri si trovava fuori dall'auto per compilare il verbale dell'intervento, lo stalker ha messo la prima e ha premuto sull'acceleratore, investendo in pieno il militare. Poi è sceso brandendo un coltello e si è avventato sulla sua vittima. Il collega ha preso la pistola e ha sparato quattro colpi contro l'albanese, due al corpo e due alle gambe, per fermarlo. Il 55enne è crollato a terra mentre i residenti assistivano alla scena terrorizzati.

Entrambi i feriti sono stati portati in ospedale. Il carabiniere è stato sottoposto a intervento per salvargli la gamba. Haxhi, invece, è morto poche ore dopo. Sul posto sono accorsi il Pm di turno, Marco Brusegan, il generale Giuseppe Spina, comandante della Legione Veneto, e il comandante del reparto operativo Gaetano La Rocca. I militari si sono assicurati innanzitutto che la donna che aveva chiamato stesse bene e hanno tranquillizzato il collega che aveva sparato, scosso dalla situazione. 

Il sindaco Giordani: «Senza l'intervento dell'Arma, la signora rischiava»

«Sono molto colpito da questo episodio particolarmente grave accaduto in città. Un uomo che viola un divieto di avvicinamento alla ex moglie, armato, un’aggressione efferata ai Carabinieri che arrivano sul posto per bloccarlo, la sparatoria che ne consegue - scrive il sindaco Sergio Giordani in una nota - Ho avuto modo di sentire immediatamente i vertici dei Carabinieri per avere informazioni ed esprimere la mia vicinanza e solidarietà all’Arma così come al militare che è stato seriamente ferito. Il contrasto alla violenza di genere, una tragica realtà ancora troppo presente nel nostro quotidiano, vede una funzione fondamentale delle forze dell’ordine e della dedizione con cui affrontano il loro costante lavoro. Spiace chiaramente per l’esito tragico, certamente dalle prime informazioni che ho potuto cogliere mi pare evidente come senza questo intervento dei Carabinieri ad essere coinvolta poteva essere l’ennesima donna. Le autorità competenti chiariranno tutti i fatti, in questo momento sono molto scosso e non posso che ribadire come le politiche di contrasto alla violenza di genere debbano essere sempre in cima alle nostre priorità e a quelle di tutte le Istituzioni».

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Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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