Strage del bus: i feriti migliorano, uno esce dalla terapia intensiva ma quattro restano in condizioni critiche. Veglia con il Patriarca e la preghiera del Papa

Giovedì 5 Ottobre 2023
L'ospedale dell'Angelo dove sono ricoverati 5 dei 15 feriti

MESTRE - Attualmente risultano ricoverati negli ospedali del Veneto 15 pazienti coinvolti nell'incidente del pullman a Marghera. Nove di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), cinque nei reparti di chirurgia, uno in pediatria. Si tratta di 12 pazienti adulti (7 donne, 5 uomini) e tre minori (2 bambine, 1 bambino).

Dei 9 ricoverati in intensiva 8 sono adulti e uno è un minore. Quanto alla nazionalità, vi sono 6 ucraini, 5 tedeschi, un francese, 2 spagnoli, un croato.

All'Ospedale di Mestre sono ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (di 43, 40 e 39 anni), 2 di nazionalità tedesca (di 28 e 27 anni). Un paziente è in condizioni critiche, due in condizioni discrete e due in decorso regolare. All'Ospedale di Dolo sono in cura un paziente di nazionalità francese di 21 anni, le cui condizioni sono migliorate. All'Ospedale di Mirano vi è un paziente croato di 24 anni, le cui condizioni sono migliorate: è stato dimesso oggi dalla terapia intensiva e trasferito in chirurgia.

All'Ospedale di Treviso: sono ospitati 5 pazienti, di cui tre di nazionalità tedesca (di 4 e 13 anni) e un adulto di 33, uno spagnolo 50enne, e un'ucraina di 33 anni. Per tre pazienti il decorso è regolare, uno è migliorato mentre uno resta in condizioni critiche.

Infine all'Ospedale di Padova sono ricoverati 3 pazienti, due di nazionalità ucraina di 29 e 4 anni e una donna spagnola di 52 anni. Tutte e tre sono in condizioni critiche, la bambina in particolare è «ancora in condizioni estremamente gravi - fanno sapere i medici che stanno seguendo il suo caso - perché ha riportato un politrauma severo, oltre a un'ustione molto estesa. Purtroppo abbiamo ancora una prognosi riservata, vista la severità delle lesioni. Siamo ancora nella fase acuta, ma ci avviciniamo a superare le prime 48 ore».

Sono state nel frattempo identificate le ferite che ieri erano ancora senza un nome. Si tratta di due donne: una di nazionalità tedesca; una di nazionalità ucraina.

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Una veglia di preghiera per le vittime e i feriti nell'incidente all'autobus è stata organizzata per stasera, 5 ottobre, dal Patriarcato di Venezia nella chiesa del Sacro Cuore, in via Aleardi a Mestre, nei pressi della stazione ferroviaria. «Ci raccoglieremo in preghiera - informa una nota - per le vittime della tragedia che ha colpito la nostra città e il nostro territorio in particolare». La Veglia sarà presieduta dal Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia.

Papa Francesco: «Invoco il Signore per una pronta guarigione dei feriti»

«Affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio». Questo il messaggio di Papa Francesco inviato, a firma del Segretario di stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, e letto dal Patriarca Francesco Moraglia durante la veglia di preghiera nella chiesa del Sacro Cuore. Il Papa nel messaggio «invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti». «Appresa la notizia del grave incidente stradale avvenuto a Mestre - si legge nel testo - nel quale hanno perso la vita numerose persone e tra queste anche bambini, il Santo Padre Francesco incarica Vostra Eccellenza di far pervenire l'espressione della sua affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio e, mentre implora il conforto della fede per i congiunti, invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti, e di cuore invia la paterna Benedizione Apostolica».

Il discorso del sindaco Brugnaro

«Credo che questo sia uno dei tanti momenti che verranno fatti in memoria della tragedia». Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al termine della veglia di preghiera organizzata stasera a Mestre per le vittime del bus. «Adesso aspettiamo i familiari - ha proseguito - sentiamo cosa vogliono fare, insomma senz'altro sarà una cosa che ci porteremo dietro per la vita. Io quelle immagini che ho visto quella sera, credetemi, è meglio se non le avete viste, non vanno più via». Brugnaro ha anche annunciato un gesto per gli operai migranti, che hanno salvato spontaneamente alcuni dei coinvolti nell'incidente: «È una delle cose belle, tutti si sono dati da fare; nei prossimi giorni, compatibilmente con le urgenze che stiamo stiamo seguendo, io andrò a trovare queste persone. Ad alcuni avevo già stretto la mano sul cavalcavia; uno addirittura era senza parole, aveva lanciato dall'alto un estintore per risolvere il problema: Gli ho dato una carezza», ha concluso.

Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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