TREVISO - Un summit tra sindaco e prefetto per studiare una soluzione su piazza dei Signori, assediata ogni sabato pomeriggio dai no vax, con danni enormi per negozianti e ristoratori, che vedono regolarmente svuotarsi sedie e tavolini proprio nel giorno di maggiore affluenza.
DIRITTI E DOVERI
«Il diritto a manifestare è inviolabile - precisa il prefetto Laganà -, ma questo non vuol dire che debba essere concessa per forza, ogni sabato, la piazza principale della città. Vedremo come orientarci, assieme, per trovare una soluzione. Ma prima di tirare conclusione dovremo confrontarci».
MISURA COLMA
Sulla linea delle fermezza anche il sindaco di Treviso Mario Conte, ben consapevole del limite di sopportazione massimo ormai raggiunto soprattutto dalla pizzeria Da Pino e dal Signore & Signore, di sicuro i più danneggiati dalla muraglia umana di manifestanti la cui presenza di fatto fa svuotare ogni sabato i plateatici, in particolare dalle 17 alle 21 di sera. Un danno non da poco considerato il periodo. «Chiedono libertà, e privano i commercianti per bene di poter svolgere il proprio lavoro - sbotta il sindaco Mario Conte -. La piazza va sempre rispettata, ma ora stanno calpestando il diritto di poter lavorare, con una protesta che sta giorno dopo giorno perdendo il focus originario e diventando un no a tutto e tutti. Mi appello al buonsenso di queste persone». Il primo cittadino, a sua volta, apre alla possibilità di spostare le manifestazioni in un altro luogo. Il timore, ovviamente, è di spostare il problema altrove invece di risolverlo. Si cercherà di sicuro di mediare, anche se il tentativo fatto dai commercianti sabato pomeriggio, quando hanno chiesto ai no vax di lasciare dello spazio tra i tavolini e il palco, è stato vano. Anzi, i toni sono stati molto accesi. «Non è possibile perdere il 10 per cento del fatturato settimanali perché queste persone ti portano via le ore migliori del giorno migliore, ogni settimana, va trovata un rimedio» l'appello dei titolari dei locali di piazza dei Signori, che già nelle scorse settimane hanno chiesto aiuto alle istituzioni perchè venga trovata al più presto una soluzione.