LUSIA - Chiude dopo 75 anni di storia la bancarella della famiglia Menardo, attività storica presente nei mercati settimanali di sei paesi e località dell'Alto Polesine a cominciare da Lusia. Il consueto mercato del lunedì in piazza Papa Giovanni XXIII perde una delle sue banche più storiche con la fine dell'attività per Giuseppe Menardo, che portava avanti una tradizione familiare nata nel lontano 1947 con il padre Gino. La storia che attraversa due generazioni è quella di una famiglia di Cavazzana che, andando controcorrente rispetto alla tradizione agricola della zona, nel dopoguerra si è dedicata al commercio per iniziativa, appunto, di Gino Menardo e della moglie Iride.
AZIENDA STORICA
All'inizio la famiglia gestiva un negozio in centro a Cavazzana dove si vendeva un po' di tutto, come ricorda il figlio Giuseppe, poi Gino ha deciso di intraprendere il commercio ambulante. Il primo passo è stato il giro per le corti rurali nelle campagne a vendere cappelli di paglia con la sua cassetta montata sulla bicicletta e l'iniziativa è stata subito premiata da un vero successo. Così i coniugi hanno proseguito aumentando sempre la varietà degli oggetti da vendere, allestendo una vera e propria bancarella per i mercati settimanali della zona pur mantenendo anche il negozio sotto casa. Nel 1975 è subentrato il figlio Giuseppe che frequentava i mercati del sabato e domenica a Lendinara, il lunedì a Lusia, il martedì a Ramodipalo, il giovedì a Fratta Polesine ed era presente anche nei mercati di Villanova del Ghebbo e Badia Polesine. Dal 1984 Giuseppe Menardo è diventato titolare dalla licenza e dal 2000 è entrata anche la moglie Nicoletta.
DUE GENERAZIONI
Sulla loro bancarella era possibile trovare biancheria intima e abbigliamento per tutte le età, e già ora si sente la mancanza della ditta Menardo nei paesi in cui non ci sono negozi specifici e dove era un punto di riferimento. In 75 anni di storia, raccontano Giuseppe e Nicoletta, la clientela e le sue esigenze sono cambiate moltissimo, a fare spese al mercato non sono i giovani ma prevalentemente persone anziane che hanno difficoltà a raggiungere i centri commerciali, e anche le loro richieste sono cambiate.
«È stata una bella esperienza di vita - dice Giuseppe, che ha maturato i requisiti per la pensione -. Stare in mezzo alla gente è sempre positivo, così come capire i problemi delle persone e cogliere come la nostra gente sa vivere nella semplicità». Il sindaco Luca Prando nell'ultima giornata di presenza di Giuseppe e Nicoletta al mercato di Lusia ha voluto consegnare loro un segno di riconoscenza da parte della comunità, unito all'auspicio che possano mettersi a disposizione del loro paese con altre forme ma con lo stesso entusiasmo come hanno saputo dimostrare in questi lunghi anni.