La richiesta ufficiale di Busitalia: «Modifica immediata al contratto»

Mercoledì 19 Luglio 2023 di Gabriele Pipia
Sergio Giordani in bus

PADOVA - Dagli appelli agli atti ufficiali. Dopo una lunga serie di riunioni con i vertici di Comune e Provincia, ora Busitalia chiede formalmente la modifica del contratto sul trasporto pubblico locale stipulato nel 2020. La società, alle prese nell’ultimo biennio con un bilancio pesantemente in rosso e con la cronica carenza di autisti, chiede una riduzione delle corse e altre modifiche che permetterebbero di affrontare con più efficacia la ripartenza delle scuole a settembre. 
E’ tutto scritto in un documento di 12 pagine firmato dall’amministratore delegato Gino Colella e inviato l’altro ieri ai due enti di governo. Una riunione fondamentale è stata convocata per mercoledì 26 luglio nella torre della Provincia alla Stanga. Il sindaco-presidente Sergio Giordani, il vicepresidente Vincenzo Gottardo e l’assessore comunale Andrea Ragona avranno una settimana di tempo per far studiare nel dettaglio a tecnici e collaboratori il documento di Busitalia. 


I MOTIVI
L’emergenza economica in cui versa il settore dei trasporti è nota.

Il numero dei passeggeri è crollato senza più tornare ai livelli pre Covid, un po’ per il cambio di abitudini di molti utenti e un po’ per l’introduzione massiccia dello smart working. Nel frattempo tutti i costi a partire da gasolio e metano si sono impennati e la guerra ha inciso in modo massiccio sull’inflazione. Nel documento l’ad Colella parla di “grave squilibrio del contratto” e sottolinea che la proposta messa sul tavolo “avrebbe effetti certamente positivi, ancorché non ancora risolutivi”. 


I PASSIVI
Busitalia chiede una “immediata anticipazione di alcune misure di riequilibrio negoziale” facendo leva sugli “eventi straordinari”. E spiega: «Mentre i bilanci dal 2015 al 2019 si sono sempre chiusi positivamente, quello del 2020 si è chiuso quasi in pareggio, quello del 2021 riporta una perdita di 9,3 milioni e quello del 2022 un risultato negativo di 11,8 milioni». 
Comune e Provincia hanno deciso di avviare una due diligence per analizzare i conti di Busitalia ma intanto la società si porta avanti e chiede le modifiche «alla luce della grave situazione economico finanziaria in cui versa e del permanere del consistente calo dell’utenza, nonché dell’anomalo rincaro dei costi con conseguente insostenibilità della gestione, che di giorno in giorno incrementa l’esposizione finanziaria ben oltre i limiti di capacità di rimborso dei debiti».


I DETTAGLI
Busitalia garantisce in tutto il Padovano una media di 6.400 corse al giorno ma sono tante quelle che viaggiano semivuote, soprattutto in provincia nella fascia pomeridiana e serale. Per questo motivo ora chiede di poter rivedere il servizio eliminando le corse inutili. La società propone un taglio del 5% delle percorrenze senza riduzione del corrispettivo economico in arrivo dagli enti di governo. Tradotto: meno chilometri ma stessi soldi. 
Busitalia chiede poi di non prevedere penali nel caso in cui le corse vengano diminuite del 2% (“tenuto conto delle difficoltà ad assicurare un adeguato turn over degli autisti”) e chiede una razionalizzazione delle corse riclassificando alcune linee extraurbane come urbane considerando che coprono per gran parte il territorio comunale di Padova. 


LE ASSUNZIONI
La società intanto lavora sodo per contrastare il problema della carenza di autisti che negli ultimi anni ha portato spesso a cancellazioni di corse e proteste. Poche settimane fa è stato annunciato l’arrivo nell’Academy formativa di sei giovani richiedenti asilo, futuri autisti. Il futuro del trasporto pubblico locale, però, passa soprattutto dalla trattativa con Comune e Provincia. È iniziata la fase decisiva. 
 

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