PADOVA - Spacciatori, tossicodipendenti e degrado non hanno mai lasciato piazza De Gasperi. I residenti di questo angolo di centro, già all’inizio dell’estate, attraverso una serie di video e foto hanno documentato quanto devono sopportare quotidianamente. «Speravamo in un intervento delle autorità, ma nulla è cambiato» ha dichiarato l’avvocato Ugo Oscar. Così gli abitanti sono tornati alla carica immortalando, tra le auto posteggiate e in pieno giorno, giovani padovani iniettarsi in vena l’eroina. In un filmato, si vede anche il legale minacciato da alcuni cittadini di colore: era entrato nel market etnico di prodotti africani per denunciare ai titolari il costante bivacco all’esterno del punto vendita. Alcuni clienti non l’hanno presa bene. Intanto, nella mattinata di domani, Massimo Pupa portavoce del comitato di piazza De Gasperi sarà ricevuto dalla Questura nell’ufficio di polizia di piazza Gasparotto. «Mi hanno contattato per la situazione in cui versa la piazza» ha detto l’ingegnere.
LE PROTESTE
All’inizio di giugno i residenti, sempre attraverso numerosi filmati, hanno registrato il degrado di quest’area del centro storico incastonata tra lo scalo ferroviario e la Cappella degli Scrovegni. «Da allora - ha ripreso l’avvocato Oscar - nulla è cambiato.
LA TENSIONE
A fine agosto i residenti hanno anche immortalato diversi senzatetto dormire sotto i portici e bivaccare in mezzo alla piazza. L’avvocato Oscar, ormai in “guerra” per cercare di rendere vivibile il suo quartiere, si è recato all’interno del market etnico di prodotti africani per chiedere ai titolari di intervenire. La maggior parte, infatti, sarebbero clienti del punto vendita. Ma la sua visita non è stata apprezzata ed è stato minacciato, come si vede nel filmato registrato dalla telecamera di sicurezza del negozio. «A venire in mio aiuto - ha terminato il legale - sono stati i dipendenti del market, che hanno placato l’ira dei clienti. Io non nutro odio verso nessuno e non voglio nemmeno schierarmi per una o l’altra fazione politica. Chiedo solo da buon cittadino di poter vivere e lavorare in tranquillità».