Martina muore d'infarto mentre l'auto slitta su una rampa gelata

Alla guida c'era il marito che è rimasto illeso

Martedì 30 Gennaio 2024 di Giovanni Longhi
Martina Bartsch Rizzardini

VAL DI ZOLDO - Quando il Seat Tarraco 4x4 è arrivato in cima alla rampa privata lunga una trentina di metri e non particolarmente ripida che immette su via Palma e da lì alla regionale 251, ieri verso le 10 a Pianaz, borgata di Val di Zoldo, Roberto Rizzardini che era alla guida si è fermato per accertarsi che l'incrocio fosse sgombro: in quel momento però gli pneumatici invernali del suv hanno iniziato a perdere aderenza e l'auto ha lentamente, ma inesorabilmente iniziato a slittare all'indietro. A nulla sono valsi i tentativi del guidatore di arrestare la scivolata; pochi angoscianti istanti che sono sembrati un'eternità: Martina Bartsch Rizzardini, 71 anni, che era seduta al fianco del marito, si è impaurita, quella discesa all'indietro senza controllo le è stata fatale, ha sussurrato al marito «non riesco a respirare, non riesco a respirare, aiutami».

Quando poi l'auto si è arrestata adagiandosi in un piccolo dirupo sul greto di un torrentello che scorre a fianco della rampa, Roberto Rizzardini, che non si era fatto nulla, ha cercato di soccorrere la moglie, ma le sue condizioni gli sono parse subito gravi. «Martina, Martina!», l'ha chiamata, ma in risposta ha avuto solo un lamento di dolore.

L'ALLARME
Roberto non ha perso la calma. Ha chiamato il 118, la centrale di Pieve di Cadore ha subito inviato sul posto l'ambulanza di Zoldo e Falco. Ma i primi ad arrivare sono stati i carabinieri di Zoldo: nella loro stazione è scattato l'allarme collegato alla Seat dei Rizzardini: scatta in automatico quando l'auto viene coinvolta in un incidente. Pochi minuti e anche i sanitari del 118 sono arrivati in via Palma: hanno tentato l'impossibile per far ripartire il cuore di Martina, ma ormai la vita era fuggita. E pensare che il breve viaggio che la coppia stava intraprendendo era legata a motivi sanitari: «Stavo accompagnando Martina in ospedale dove aveva appuntamento per un intervento di routine ad un occhio, nulla di grave, una semplice asportazione -ricorda con un filo di voce Roberto- è tutta colpa di questo clima, sole e caldo di giorno, poi sottozero di notte e ghiaccio al mattino dove non te lo aspetti.. .».

IL TRASPORTO
L'auto è stata sollevata dal dirupo e rimessa in strada dall'autogrù del pompieri. Il corpo della donna è stato ricomposto e trasferito all'obitorio dell'ospedale San Martino di Belluno dove verrà sottoposto ad esame autoptico per accertare le cause della morte. La notizia della tragedia è circolata subito in valle dove tutti si conoscono e dove la coppia era molto nota e stimata. «Sono senza parole -dice il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin- conosco molto bene Roberto e gli porto il cordoglio mio personale oltre che quello dell'intera comunità, sono davvero senza parole per quello che è successo».
 

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