Mestre. Furti a raffica di cellulari, è allarme: «Passano in bici e te lo strappano»

Domenica 18 Settembre 2022 di Nicola Munaro
Mestre. Furti a raffica di cellulari
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MESTRE - Le denunce si sommano di giorno in giorno. L'ultima è arrivata venerdì pomeriggio al commissariato di Mestre di via Ca' Rossa. L'ha firmata una donna, mamma di una quindicenne scippata del cellulare in via Ariosto, a poche centinaia di metri da casa.

Di fatti simili, sulle scrivanie delle forze dell'ordine, ce ne sono altri perché l'allarme scippi e rapine di strada torna a farsi sentire. E quasi tutti sono episodi in un modo o nell'altro legati al mondo degli stupefacenti.

Cellulari rubati a Mestre


Otto di sera di giovedì scorso, una quindicenne entra in casa in lacrime. Pochi minuti prima aveva parlato con la madre al telefono, le aveva detto di aver salutato il suo gruppo di amici e che l'avrebbe aspettata in via Ariosto per tornare insieme. Il tempo di chiudere la chiamata, leggere i messaggi arrivati sullo smartphone che il cellulare le veniva strappato dalle mani da un ragazzo in bicicletta. Il ladro, racconta la denuncia, si era avvicinato alla quindicenne simulando una caduta dalla bicicletta e quando lei aveva fatto un passo indietro, lui era ripartito sui pedali passandole vicino e scippandole il telefono. Ad assistere alla scena un turista asiatico che si era anche messo all'inseguimento dello scippatore, il quale però lo aveva seminato svoltando dopo il cinema Dante. Poco dopo, attorno alle 20.15 di giovedì sera, sempre in una via del rione Piave accadeva lo stesso a una donna bengalese: anche lei stava leggendo i messaggi al cellulare prima di essere avvicinata da una persona in bicicletta che glielo aveva strappato dalle mani. E venerdì mattina la stessa sorte toccava ad un'altra donna, ferma alla fermata di un autobus e spinta a terra da uno scippatore su due ruote che poi le aveva strappato il cellulare. Lei si era anche fatta visitare in Pronto soccorso, senza però riportare grosse ferite.

Scippatori in bici strappano lo smartphone di mano


Il fenomeno degli scippatori in bicicletta si sta espandendo e l'ipotesi delle forze dell'ordine - che stanno ricevendo segnalazioni e denunce con cadenza quasi quotidiana - è che siano colpi messi a segno da tossici interessati a rubare qualcosa per poi rivenderlo e acquistare la dose giornaliera di droga. Una prassi criminale che però ha come effetto quello di aumentare la percezione di insicurezza dei cittadini.
Anche perché agli scippi in bicicletta nelle ultime settimane si sono aggiunti altri episodi violenti: il 7 settembre due episodi si erano verificati in un solo giorno. Prima una donna era stata rapinata in viale Garibaldi della fede d'oro mentre alla sera, in Riviera XX Settembre, un cinquantaseienne era stato picchiato al volto e, a terra, gli era stata strappata la catenina d'oro che portava al collo. E l'altra sera via Cappuccina è diventata il teatro di una faida tra stranieri, gruppi diversi, etnie diverse che si contendevano lo smercio degli stupefacenti.

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