SCARPERIA (FIRENZE) - Mancavano tre giri alla fine della corsa quando si è verificato l'incidente costato la vita a un motociclista 52enne, Nicola Sartori, originario di Cavarzere (Venezia) e residente ad Adria (ma per molti anni residente a Padova dove teneva corsi di arti marziali).
L'incidente
E' accaduto intorno alle 10:30, durante il Trofeo Amatori 1000 classe avanzata, gara valida per la Coppa Fmi (Federazione motociclistica italiana): nel tratto finale del rettilineo del traguardo le tre moto, come si spiega in una nota diffusa dall'Autodromo del Mugello, «hanno avuto un contatto»: «Nell'impatto sono rimaste in pista mentre i piloti sono stati soccorsi prontamente dai medici dell'equipe sanitaria del circuito». Per Sartori le condizioni sarebbero apparse subito molto gravi: lo staff sanitario «ha praticato immediatamente in pista tutte le manovre rianimatorie» per tentare di stabilizzare il pilota e recuperarne i parametri vitali. Purtroppo però, quando era anche arrivato l'elisoccorso per il suo trasporto all'ospedale, «l'equipe medica dell'Autodromo si è dovuta arrendere ai gravissimi traumi subìti in conseguenza dell'incidente». Gli altri due motociclisti coinvolti sono stati prima portati al centro medico del circuito e poi, con l'elisoccorso, al policlinico fiorentino di Careggi, il più giovane, 36 anni, in codice rosso, l'altro, 52 anni, in codice giallo. Traumi vari per entrambi, nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.
Gare annullate
In seguito a quanto accaduto la Promo racing, «di concerto con i promotori dei vari Trofei ha deciso di terminare la giornata di gara in segno di rispetto del pilota e della famiglia». Cordoglio è stato espresso da tutto l'Autodromo del Mugello, dal personale di pista e dalla direzione di gara. Al circuito di Scarperia due mesi fa, il 22 giugno, c'era stato un altro incidente mortale, sempre sul rettilineo del traguardo. Vittima allora un 53enne, origini sarde, che stava partecipando a una sessione di prove libere riservate a motociclisti privati: aveva perso il controllo della sua Kawasaki finendo a terra. Fatale l'impatto: l'equipe medica dell'Autodromo aveva cercato di rianimare il motociclista dovendo poi, anche in quel caso, arrendersi