Mancano ortopedici, radiologi, internisti: ospedali in emergenza, arrivano i medici a gettone

Giovedì 2 Novembre 2023 di Mauro Favaro
Mancano medici negli ospedali

MONTEBELLUNA - Negli ospedali di Montebelluna e Castelfranco mancano ortopedici, radiologi e internisti. E l'Usl della Marca è costretta a chiamare medici esterni, "a gettone", rivolgendosi a una serie di società private con base anche a Roma e Milano. Sono stati stanziati quasi 350mila euro solamente per garantire i servizi da qui alla fine dell'anno. A conti fatti, si parla di un totale di 300 turni per riuscire a coprire i buchi, reperibilità notturne comprese. Dopo le polemiche sull'ipotesi di chiusura, poi, a breve sarà necessario individuare altri specialisti "a gettone" per fare in modo che il reparto di pediatria possa continuare a operare anche a Castelfranco, nonostante il tasso di occupazione dei letti che qui è pari al 28,52%. «Stiamo definendo le necessità», spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana.

LA SCADENZA
In tutto ciò, il primo gennaio andrà in pensione Marco Cadamuro Morgante, attuale direttore degli ospedali di Montebelluna e Castelfranco. In vista del prossimo anno, bisognerà trovare un sostituto. Morgante, ex direttore sanitario dell'Usl della Marca, lo scorso giugno aveva chiesto e ottenuto il mantenimento in servizio anche dopo aver compiuto 67 anni. Ma alla fine di settembre è arrivata la richiesta di poter andare in pensione. Così sarà. Insomma, ci sono più fronti aperti. E sembra non esserci proprio pace per il distretto di Asolo.

Andiamo con ordine.

I NODI
Le guardie e gli ambulatori di ortopedia negli ospedali di Montebelluna e Castelfranco sono stati affidati fino alla fine dell'anno ai professionisti che verranno messi a disposizione dalla società International Medical System Srl con sede a Roma. Non c'era altra via per coprire un totale di 80 turni di 12 ore (metà in ambulatorio e metà in sala gessi), più altri 60 turni di reperibilità notturna, sempre di 12 ore. «Questo considerata la grave carenza di personale nelle unità di ortopedia e traumatologia di Montebelluna e Castelfranco - spiegano dall'azienda sanitaria trevigiana - e stante l'impossibilità di reclutare nell'immediato personale dipendente e la necessità urgente di garantire il servizio, trattandosi di prestazioni sanitarie essenziali che non possono essere interrotte senza arrecare grave pregiudizio all'utenza». Cioè ai pazienti. Da qui il prolungamento dell'esternalizzazione. Discorso simile per il servizio di guardia radiologica nell'ospedale di Montebelluna. Anche stavolta l'esternalizzazione è inevitabilmente legata al «perdurare della situazione di carenza di personale medico». In questo caso il servizio è stato affidato fino al 31 dicembre ai professionisti della Anthesys Servizi, società cooperativa di Chirignago, nel veneziano. Nello specifico, verranno coperti 75 turni (compresi cinque nei fine settimana).

IL NUOVO FRONTE
Come se non bastasse, infine, si è aggiunto un altro nodo, diventato via via ancora più intricato: quello riguardante la guardia di medicina interna, sempre negli ospedali di Montebelluna e Castelfranco. «La situazione di carenza di personale medico si è progressivamente aggravata negli ultimi due mesi», rivelano dall'Usl della Marca. E così per poter contare sugli specialisti necessari, l'azienda sanitaria è tornata a rivolgersi alla ditta Gap Med Spa, con sede a Milano. Tra l'altro aumentando le richieste di attività esterne. «Il fabbisogno già affidato risulta insufficiente a coprire le carenze di entrambi i presidi», specificano dall'azienda sanitaria. I turni da coprire da qui alla fine dell'anno nell'ambito della guardia di medicina interna sono 85, sempre di 12 ore, compresi 25 al mese in giornate festive.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 07:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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