Insulti sessisti all'autista del bus Mom nella tratta Treviso - Jesolo: «Un episodio vergognoso». In azione 7 vigilantes armati

Venerdì 1 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Insulti sessisti all'autista del bus Mom nella tratta Treviso - Jesolo: «Un episodio vergognoso». In azione 7 vigilantes armati

TREVISO - Gli insulti sessisti contro gli autisti donne di Mom purtroppo non rappresentano un caso isolato. Già l’estate scorsa una conducente era stata pesantemente presa di mira con frasi irripetibili pronunciate da un gruppo di passeggeri a bordo della corriera della linea Treviso-Jesolo. A rivelarlo è Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl di Treviso e Belluno, alla guida della Rsu dell’azienda di trasporto pubblico locale. E ora si è aggiunto il coro choc inneggiante allo stupro intonato contro l’autista da una trentina di ragazzi sulla corriera della linea tra Conegliano e Pieve di Soligo. «Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo – ricorda il sindacalista – lo scorso 2 giugno, proprio all’avvio della tratta estiva Treviso-Jesolo, un’altra autista è stata pesantemente insultata sempre con offese a sfondo sessista.

E nel mirino sono spesso finite anche le agenti accertatrici durante i controlli di routine all’interno dei mezzi». 


L’APPELLO
Davanti a questa situazione, la Fit Cisl lancia un appello alle autorità: «Intervengano, a partire dal prefetto e dal questore, per potenziare la presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e nei bus». Gli episodi di violenza, sia verbale che fisica, purtroppo non sono mai mancati. Adesso, però, si è all’esasperazione. Mom fa il possibile tra vigilantes armati, telecamere e rafforzamento dei controlli. Ma evidentemente non basta. «Noi non possiamo e non vogliamo occuparci di sicurezza», è quanto trapela dalla società del trasporto pubblico locale. Giusto un mese fa sono entrati in servizio 7 vigilantes armati, sì. Di fatto, però, perché non si poteva fare diversamente: la legge che regola i controlli a bordo dei mezzi pubblici dice che simili attività possono essere portate avanti solo da dipendenti diretti dell’azienda o appunto da guardie giurate. «La violenza, sia essa verbale o fisica, contro i lavoratori è sempre grave, ma quando va a colpire una donna con ingiurie sessiste è del tutto inaccettabile», mette in chiaro Bergamin, condannando l’agghiacciante coro risuonato a bordo della corriera della linea Conegliano-Pieve di Soligo. «Un episodio vergognoso», incalza. In passato il lavoro di autista era considerato come prettamente maschile. 


COME NEL BRONX
Già da un po’ di tempo a questa parte non è più così. Il 10% degli autisti della Mom oggi è rappresentato da donne. «Svolgono tutte un lavoro encomiabile – rimarca il vicesegretario della Fit Cisl – e non è accettabile che accadano cose del genere». «Abbiamo chiesto alla direzione di Mom il potenziamento della vigilanza sugli autobus tramite vigilantes, in particolare sulle linee e le zone più a rischio, a partire da quelle che passano per l’autostazione di Conegliano, per Pieve di Soligo e per il “Bronx” della stazione di Lungosile Mattei a Treviso – conclude Bergamin – al momento i vigilantes attivati da Mom sono sette. L’azienda sta facendo il massimo, ma non può sostituirsi agli organi preposti alla garanzia dell’ordine pubblico. Noi continuiamo a sollecitare le autorità, a partire dal prefetto e dal questore».

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