Treviso. Carenza di medici di famiglia, over 70 rinviano la pensione e restano in servizio

Sono già oltre 7mila i trevigiani assistiti da camici bianchi che hanno deciso di rinviare la pensione fino al limite massimo dei 72 anni

Giovedì 3 Agosto 2023 di Mauro Favaro
Il dottor Alfonso Feis ha scelto di restare in servizio

TREVISOSalgono a quattro i medici di famiglia trevigiani ormai 70enni che hanno scelto di rinviare la pensione fino ai 72 anni per continuare a seguire i propri pazienti. L’ultimo in ordine di tempo è Alfonso Feis, dottore di base a Codognè. Compirà 70 anni a settembre. Ma ha già comunicato all’Usl della Marca la disponibilità a rimanere in servizio per altri due anni. E l’azienda sanitaria non se l’è fatto ripetere due volte. Anche perché nell’ambito che comprende Codognè, Gaiarine, Mareno e Vazzola non ci sarebbero abbastanza medici per ridistribuire i 1.904 pazienti oggi seguiti dallo stesso Feis. Ieri, intanto si è riunita la Conferenza dei sindaci dell’Usl 2 Marca trevigiana. È stato registrato «un lieve miglioramento della situazione» e sono stati assegnati 14 incarichi provvisori in altrettante “zone carenti” di medicina generale, «mentre non è pervenuta alcuna disponibilità per la titolarità degli incarichi vacanti di continuità assistenziale».

I numeri

A conti fatti, sono già oltre 7mila i trevigiani assistiti da camici bianchi che hanno deciso di rinviare la pensione fino al limite massimo dei 72 anni. Feis si aggiunge a Fernanda Favotto (Ativole, 1.903 pazienti), Paolo Cammisa (Conegliano, 2.089 pazienti) e Giampaolo Nardi (Valdobbiadene, 1.189 pazienti). Per l’Usl si tratta di scelte quanto mai importanti alla luce della cronica carenza di medici di famiglia. Intanto con la fine di luglio sono scattati altri tre pensionamenti, almeno per quanto riguarda l’attività in convenzione, tra Treviso, Vittorio Veneto e Resana.

Giuseppe Mulato, 68 anni, più della metà dei quali, oltre 35, trascorsi nel suo ambulatorio di Treviso, ha terminato il proprio servizio il 31 luglio. Da ieri primo agosto è stato sostituito dai colleghi. In questo caso i posti ci sono. «Dall’analisi della situazione assistenziale dell’ambito territoriale comprendente i comuni di Treviso, Silea e San Biagio – sottolineano dall’Usl – risulta la capacità dei medici di medicina generale di riassorbire le scelte in carico al dottor Mulato». Il 31 luglio è stato l’ultimo giorno di lavoro come medico di famiglia anche per Ferruccio Marin, 68 anni, dopo oltre 38 anni di attività nell’ambulatorio di Vittorio Veneto. Qui gli altri medici in servizio nella zona, tra Vittorio Veneto, Revine Lago e Tarzo, non hanno abbastanza posti liberi per accogliere i 1.689 pazienti seguiti da Marin. E così l’Usl ha deciso di affidare un incarico provvisorio a Giovanni Saccon, 25 anni, che prenderà servizio a Vittorio Veneto dal primo agosto.

Sempre il 31 luglio, infine, ha lasciato anche Sergio Volpato, 68 anni, medico di famiglia a Resana da oltre 41 anni. I suoi pazienti passeranno agli altri dottori di base operativi nell’ambito territoriale di Castelfranco, Resana e Vedelago. A livello tecnico, senza Volpato la medicina in rete verrà meno a causa del ridotto numero di componenti (il minimo è tre). Ma le dottoresse Patrizia Silvestri e Claudia Simonato hanno già chiesto di essere inserite in un’altra medicina in rete assieme ai dottori Daniele Loro, Eros Miazzo, Rita Priora, Lucia Rodriguez, Luigi Teta, Dario Pilla e Marianna Rosso. 

Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 08:57

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