Autovelox a Castelfranco, multa anche per il leghista Luciano Dussin: «Rapinano stipendi, si cambi il loro uso»

Domenica 13 Agosto 2023 di Mauro Favaro
Autovelox a Castelfranco, multa anche per Luciano Dussin

CASTELFRANCO (TREVISO) - La questione autovelox è destinata a finire in Parlamento. Nella Marca c'è in particolare un alfiere, Luciano Dussin, capogruppo della Lega a Castelfranco, ex sindaco ed ex deputato, al centro della battaglia contro quelli che a suo modo di vedere spesso sono solo dei sistemi adottati dal Comuni per fare cassa con le multe.

A luglio aveva invitato il ministero dell'Interno a verificare le autorizzazioni riguardanti gli autovelox automatici rilasciate dalla prefettura, facendo togliere gli occhi elettronici installati senza i necessari requisiti, come la banchina laterale per consentire a un'auto di fermarsi senza intralciare la circolazione. «Sono già stato contattato da alcuni parlamentari spiega Dussin e soprattutto c'è il ministro Matteo Salvini che con le riforme del Codice della strada ha promesso un uso dell'autovelox più educato e rispettoso».

LE DIFFORMITÀ

Oggi tra i Comuni ci sono vistose differenze sui limiti di velocità e sull'uso degli apparecchi che la rilevano. In particolare sull'asse della regionale 53, la Castellana, tra il tratto trevigiano e quello vicentino. Dussin le indica in modo preciso. «A Castelfranco non li abbiamo voluti ricorda sulla regionale 53 Treviso-Vicenza, a parità di incidentalità, Castelfranco incassa da tutte le contravvenzioni 500mila euro anno. Cittadella, con limiti appositamente abbassati da 90 a 70 chilometri all'ora su rettilineo extraurbano, arriva a 10 milioni. Fontaniva e Campo San Martino incassano alla grande. Idem Riese Pio X sulla provinciale 667». Lo stesso Dussin si è appena visto recapitare una multa staccata da un autovelox di Cittadella. «Per essere transitato in rettilineo alla folle velocità di 80,6 chilometri all'ora, che al netto delle tolleranze scendeva a 75,6 rivela guarda caso una volta il limite era di 90 chilometri all'ora, come da Codice della strada per extraurbane come la regionale 53». Su Riese, invece, il riferimento è all'autovelox di via Kennedy a Vallà, la strada provinciale tra la frazione di Riese e Castelfranco con limite a 70 all'ora. Il mese scorso il Giudice di pace di Treviso aveva accolto un ricorso presentato dall'associazione Altvelox non solo annullando una multa ma anche chiarendo che il sistema in questione è stato installato su una strada che non ha i requisiti necessari. Tant'è.

LA POSIZIONE

«In generale, autorizzare l'uso degli autovelox automatici su rettilinei extraurbani con limiti appositamente abbassati da 90 a 70 chilometri orari vuol dire autorizzare rapine di stipendi e pensioni scandisce il capogruppo della Lega quando ero nel consiglio di amministrazione di Veneto Strade mi opposi ai sindaci del Camposampierese che volevano abbassare il limite sulla regionale 308 "del Santo" da 90 a 70 all'ora, come fatto a Cittadella, dove però l'interlocutore è l'Anas, a sua volta affamato». Sempre a proposito di autovelox, in questi giorni sta più che mai facendo discutere il caso dell'apparecchio fatto esplodere a Cadoneghe, nel padovano, che era arrivato a timbrare 24mila multe al mese. «Qui si tratta dei rarissimi autovelox automatici messi in tutta Italia su limiti di 50 all'ora sapendo che sarebbe stato stillicidio di pensioni e stipendi. Sindaco e prefetto ragionino: le norme vanno scritte nel rispetto delle consuetudini dei cittadini, non esistono 24mila delinquenti che transitano per Cadoneghe in un mese è l'analisi di Dussin in Francia il governo e i dipartimenti avevano provato ad abbassare i limiti extraurbani da 90 a 70 all'ora fare cassa con gli autovelox. Dopo due mesi, hanno ripristinato i 90 all'ora a furor di popolo. Lo stesso è successo ad Asiago e Roana, dove i sindaci hanno dovuto ripensarci». «Vent'anni fa io e l'onorevole Gibelli con un emendamento ponemmo fine alle imboscate dei vigili, imponendo loro di fare prevenzione segnalando la loro postazione conclude bene se ora si è risvegliata la politica con il ministro che preannuncia un uso "educato e rispettoso" di questi strumenti».

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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