Velox killer di Cadoneghe miete vittime eccellenti: tra i multati anche l'ex sindaca e il presidente di Confindustria

Gli autovelox sulla 307 colpiscono tutti, indiscriminatamente

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Lorena Levorato
Velox

CADONEGHE (PADOVA) - Gli autovelox sulla 307 sono democratici: "castigati" anche amministratori, ex sindaci e imprenditori. Nelle forche caudine degli autovelox è caduta anche Maria Grazia Peron, ex primo cittadino di Loreggia per dieci anni, ora funzionario in Comune a Padova e che prima di ieri non ha mai preso una multa.

Multati eccellenti

«Ho la patente dal 1977; da quell'anno, prima per andare all'università e poi al lavoro, uso l'auto. Per molti anni sono andata a Padova in treno, ma per il Covid e l'età ora preferisco andare in macchina. Mi alzo prestissimo, per evitare le ore di traffico, corro con prudenza. Infatti, dal 1977 all'altro giorno, io che arrivo da un paese che servizi pubblici non ha, non ho mai, e dico mai, preso una multa. Ora ne ho prese tre da 178 euro in 20 giorni.

Ora, o io sono diventata rimbambita e corro a Cadoneghe come fosse Imola, o c'è qualcosa che non va. Io abito in Statale 307 e, peraltro, il centro abitato del mio paese è più abitato di un bel po' rispetto a quello di Mezzavia. E, soprattutto, alle 6 di mattina, non c'è nessuno: ci siamo solo noi, lavoratori, che con le tasse paghiamo stipendi ed indennità di tutti. Io non mi sono accorta che da 70 chilometri all'ora il limite è sceso ai 50, ma ripeto, non c'è anima viva, quando passo io alle 6 di mattina. Mi sono accorta dai giornali! Credo che, dopo la prima multa, l'amministrazione comunale dovrebbe fare un atto di "indirizzo", farla pagare e lasciare andare le altre, ovvero le ripetizioni, perché sono il chiaro segnale che le persone, in buona fede, non si sono accorte delle variazione del limite. E tuttavia, credo che questo non succederà, perché anche nei migliori Comuni, si fa cassa sulla buona fede, che molto spesso è sinonimo di essere "poco furbi", delle persone per bene, che magari si arrabbiano, ma poi, pagano».

L'autovelox sulla 307 ha colpito anche Enrico Carraro, presidente del gruppo Carraro di Campodarsego e presidente di Confindustria Veneto. «Ne ho prese più di una, tutte già pagate ovviamente. Colpa mia: abitudine di oltre 30 anni che percorro la statale. Forse però qualche cartello in più per avvisare ci stava, d'altronde se siamo stati "beccati" in ventimila forse sarebbe il caso di dare ancora maggiore evidenza agli autovelox. Magari con un display luminoso». A lui il sindaco Marco Schiesaro ha risposto così: «Ha assolutamente ragione! È una cosa che ho richiesto a Veneto Strade e non appena riceveremo l'ok, lo faremo installare». 

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