Nuovi autovelox, fioccano migliaia di multe a Cadoneghe. Pompe funebri sanzionate quattro volte in un mese

Domenica 30 Luglio 2023 di Lorena Levorato
Nuovi autovelox, fioccano migliaia di multe a Cadoneghe. Pompe funebri sanzionate quattro volte in un mese

CADONEGHE (PADOVA) - «Mi arriva una raccomandata e il postino dice: “Ne stiamo consegnando una marea. Apro la busta: 59 km orari, 60 euro di multa». M.A. è uno dei tanti, migliaia, automobilisti che sono stati beccati dai nuovi autovelox in funzione da un mese sulla regionale 307 a Cadoneghe.

Ma i casi sono oltre 20 mila. Tra loro anche Loris Brogio, titolare dell’omonima impresa funebre. «In un mese ce ne sono arrivate quattro e tutte per circa 120 euro di multa per aver corso a 61km/h. Ma come si fa a mettere un limite di 50km/h su tratto? Bisogna rivedere questo limite perché così non va bene!». 


MALUMORI
Inevitabili le numerose proteste e malumori che negli ultimi giorni si stanno moltiplicando contro la presenza dei due rilevatori. C’è anche da dire, però, che tra le oltre 20mila multe ci sono centinaia di conducenti e motociclisti che in quel tratto hanno superato i 100 km/h. Il via libera all’installazione degli autovelox è arrivato a maggio dal Prefetto che ha accolto la richiesta presentata dal Comune per l’installazione di due autovelox lungo la strada regionale 307 (strada del Santo), all’altezza del chilometro 6+150 in direzione Castelfranco Veneto e all’altezza del chilometro 7+100 in direzione Padova. Il via libera di piazza Antenore è stato preceduto da quello rilasciato da Veneto Strade, l’ente proprietario del tratto, dopo il report dettagliato preparato dagli agenti della polizia locale di Cadoneghe, con dati e prove che dimostrano il ripetersi di comportamenti pericolosi degli automobilisti.


I NUMERI
Negli ultimi cinque anni, infatti, nel tratto della 307 che attraversa Cadoneghe sono stati rilevati 69 incidenti, di cui 35 con feriti. La strada presenta un volume di traffico molto elevato e molti utenti violano i limiti che, nei tratti urbani, arrivano ai 50 chilometri orari. Per la civica Cadoneghe Unisce, si tratta di «una soluzione insensata e generata anche da scarsa competenza, in nome della sicurezza non si possono commettere errori di questo tipo. L’amministrazione comunale non è in grado di colpire i veri criminali che sfrecciano a più di 90/100 Km/h e che magari non pagano nemmeno la multa – dice Michele Schiavo -. La regolazione degli strumenti può senz’altro essere attivata in maniera più “intelligente”». «Vorrei chiarire che non è il sindaco che monta gli autovelox – spiega il primo cittadino Marco Schiesaro -. Non abbiamo questo potere! I velox sono stati autorizzati dalla Prefettura e sono stati i residenti, cittadini di Cadoneghe, con 4 esposti a richiederli! Basta andare piano, rispettare le prerogative dei residenti che chiedono il rispetto dei limiti! Se poi non si vogliono i controlli, si scriva alla Prefettura e deciderà in merito! L‘80% delle multe riguarda casi di auto e moto che hanno superato i 70km7h, il che è gravissimo. Ricordo anche che la genesi di questo intervento, oltre agli esposti, nasce dalla petizione di 80 famiglie residenti della zona che hanno fatto un appello per la messa in sicurezza del tratto stradale. Non crediamo nelle multe per “fare cassa”, ma nel rispetto delle regole, soprattutto quando di mezzo c’è la sicurezza delle persone. Stiamo parlando di velocità autostradali raggiunte in zone dove ci sono attraversamenti pedonali, incroci, rotatorie. Ci sono moto beccate ai 125km/h: una follia!».


LA RICHIESTA
Sulla questione interviene anche L’Associazione nazionale dei consumatori e delle micro imprese Migliore Tutela che ha inviato alle autorità competenti un formale accesso agli atti e chiederà un confronto con il Prefetto di Padova e con il sindaco. «Nel frattempo - scrive in una nota l’associazione - sarà presentata da vari parlamentari “bipartisan” un’interrogazione al Ministro delle Infrasttutture e Trasporti, Matteo Salvini, e al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sapere i motivi per cui in Veneto siano autorizzati dai Prefetti tali autovelox in palese violazione di norme e regolamenti, che nulla hanno a che fare con la sicurezza stradale».

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