La Casa della bambola a caccia di un giocattolaio: «Altrimenti chiuderò lo storico negozio»

Domenica 17 Settembre 2023 di Arianna Rusalen
Michele Toffoli, il titolare della "Casa della bambola" cerca un giocattolaio per evitare di chiudere

VITTORIO VENETO - Rischia di chiudere un negozio storico del centro. Dopo sessant’anni dall’apertura, la “Casa della bambola” cerca un nuovo giocattolaio. «Potrei continuare ancora per un anno, ma poi mi fermerò». Con l’entusiasmo di cinquant’anni fa, il proprietario Michele Toffoli è ormai in pensione da luglio. «Quando l’hanno scoperto i clienti, mi hanno chiamato preoccupati». Ma la speranza è l’ultima a morire per lo storico negozio vittoriese. «Prendere in gestione questa attività è stata una scelta di vita. Prima lavoravo come agente di commercio, il lavoro era gratificante ma molto stressante. Quando Walter Vendramin, proprietario per quarant’anni e mio amico, è andato in pensione mi ha detto “o trovo qualcuno o chiudo”.

Era partito come uno scherzo, ma alla fine ho davvero rilevato l’attività».


LA STORIA

La prima serranda sulla “Casa della bambola” si è alzata ormai sessant’anni fa con la signora Marchiò, creatrice lei stessa di bambole. Da quel momento il negozio di giocattoli ha continuato a veder crescere generazioni di vittoriesi. Negli anni, ha subito alcune modifiche, mantenendo però la sua essenza. «Un negozio di giocattoli deve essere sempre pronto alle novità e ai cambiamenti socio-culturali, ma i giocattoli in sé sono gli stessi di 50 anni fa. Ad essere cambiati - spiega Toffoli - sono le persone e le loro esigenze. I genitori sono più attenti alla sicurezza del giocattolo e all’ecosostenibilità». Quando nel 2020 i negozi iniziarono a chiudere per le restrizioni del Covid, Toffoli fu tra i commercianti che si adoperarono con la consegna a domicilio. Anche in quei momenti difficili, è stato fondamentale il rapporto di fiducia creatosi negli anni con i clienti, portando a casa ogni vendita – anche la più piccola – con professionalità e passione. Riuscendo nell’intento più importante: soddisfare i clienti più esigenti, i bambini.


LE ESIGENZE

«In questo mestiere devi sempre metterti nei panni dei bambini, capire cosa piace a loro. È un ottimo modo per rimanere giovani anche a 62 anni. Vedo, purtroppo, però che i bambini di oggi stanno crescendo troppo in fretta, rischiando di saltare il passaggio fondamentale dell’infanzia. Ma sono sicuramente molto più svegli di una volta». L’entusiasmo che il giocattolaio vittoriese esprime nel parlare del suo lavoro e del suo negozio si rispecchia anche nel suo senso civico. Dopo quarant’anni di lavoro, di cui dieci alla Casa della Bambola, Toffoli conosce bene le meccaniche della sua Vittorio, amandola tanto da essersi candidato sindaco nel 2019. «Prima di godermi la mia pensione, il mio obiettivo è quello di non far chiudere un’ulteriore attività a Vittorio Veneto, una città che soffre non per colpa dei commercianti ma per chi l’ha amministrata negli anni. Nonostante le crisi degli ultimi anni, questa attività funziona ancora. Ho qualche trattativa in corso e ritengo queste nuove persone idonee. Sono i clienti stessi che mi chiedono di non chiudere, non vogliono perdere un negozio ormai storico». 

Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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