Spari in classe alla prof, il retroscena sul voto in condotta: dal 5 al 9 in pochi mesi. E ora la docente chiede i danni

Martedì 27 Giugno 2023 di Francesco Campi
Spari in classe alla prof, il retroscena sul voto in condotta: dal 5 al 9 in pochi mesi

ROVIGO - Dal 5 nel primo quadrimestre, al 9 di fine anno scolastico. «Com'è possibile?», chiedono Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, gli avvocati che assistono Maria Cristina Finatti, alludendo al fatto che nel giro di pochi mesi è quasi raddoppiato il voto in condotta a due degli studenti che avevano sparato una raffica di pallini di gomma contro la professoressa dell'Itis Viola di Rovigo.

Per questo i legali annunciano una causa civile contro le famiglie dei tre ragazzi che più si sono resi protagonisti dell'azione, ovvero il proprietario dell'arma, il compagno che ha esploso i colpi e quello che ha registrato tutto con il telefono, non escludendo di citare anche la scuola per quello che definiscono «un nuovo atto di bullismo nei confronti della docente». Nel frattempo ieri mattina gli ispettori del Miur erano ancora al lavoro nell'istituto superiore rodigino, mentre un consiglio di classe straordinario inizialmente convocato per il pomeriggio è stato poi rinviato per non meglio precisati impedimenti sopraggiunti.

Rovigo. Spari alla prof, la preside della scuola: «Il 9 in condotta ai due studenti? Per il voto servirebbero linee guida del ministero»


L'INTERVENTO
Il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, intervenendo ieri mattina a margine dell'evento Futuro Direzione Nord a Milano, ha spiegato di attendersi già per oggi la relazione degli ispettori, ma è andato anche oltre: «Siccome il caso di Rovigo mi ha lasciato molto perplesso, ho mandato un'ispezione per capire come sia stato possibile che i ragazzi, un ragazzo in particolare, che aveva sparato dei pallini nei confronti dell'insegnante abbia potuto prendere 9 in condotta.

Vogliamo capire, capire quali sono anche i margini di manovra che il ministero può avere, se sono state rispettate tutte le regole. Non basta mandare ispettori, interverremo anche sul voto di condotta, quindi ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo all'interno dell'intero anno scolastico del voto di condotta». A stretto giro, rompendo la cortina di silenzio che in questi giorni è stata nuovamente eretta, la dirigente scolastica Isabella Sgarbi replica indirettamente al ministro stesso: «Servirebbe di sicuro una cornice ministeriale sul tema del voto in condotta - commenta - perché ci potremmo muovere in un quadro più corretto». Come a dire che, secondo gli attuali indirizzi, quella presa dal consiglio di classe è stata una valutazione congrua. La preside della scuola tornata al centro della bufera, nota poi come «è vero che le scuole hanno propria autonomia, ma poter ottenere delle linee guida da parte del ministro sarebbe di grande utilità».


L'AMAREZZA
Da parte sua, la professoressa Finatti non nasconde come questo ultimo colpo di coda della vicenda le abbia provocato ulteriore profonda amarezza: «Provo ancora dolore a vedere quel video: i ragazzi che mi hanno colpito non meritavano il 9 in condotta. All'interno del mio istituto c'è ostilità nei miei confronti perché io sto portando avanti una battaglia con i miei avvocati che mi hanno dato la forza di andare avanti, ma secondo i miei colleghi non avrei dovuto denunciare la classe. Io la solidarietà l'ho ricevuta da persone che nemmeno conosco». I suoi avvocati, Sambinello e Rubiero, aggiungono: «Da quello che ci risulta, il ministro Valditara sta cercando di capire dal punto di vista giuridico se esista una possibilità di intervenire per far sì che venga modificato il voto di condotta assegnato o se si può procedere solo attraverso un'impugnazione al Tar. Per questo crediamo fosse stato convocato il consiglio di classe straordinario. Fra l'altro, sappiamo che ci sono stati degli insegnanti che non erano d'accordo con le valutazioni dei colleghi e che avrebbero chiesto di riferire agli ispettori. Questa è una pagina nera per la scuola, un nuovo atto di bullismo nei confronti della professoressa: come è possibile che il voto passi dal 5 nel primo quadrimestre al 9? Intanto, da parte nostra abbiamo deciso di procedere con una causa per risarcimento dei danni subiti dalla docente in questa dolorosa vicenda e stiamo lavorando all'atto di citazione nei confronti delle famiglie di tre studenti, valutando la possibilità di estendere la responsabilità di questo grave e duplice atto di bullismo anche alla scuola».

Video

Ultimo aggiornamento: 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci