Cimolai, l'ex direttore finanziario si difende: «Non sono l'unico responsabile»

Martedì 18 Luglio 2023
Cimolai, l'ex direttore finanziario si difende: «Non sono l'unico responsabile»

PORDENONE - Era stato licenziato in tronco e "accusato" di essere stato l'artefice della crisi finanziaria della Cimolai di Pordenone. Perché? Perché secondo Luigi Cimolai, proprietario dell'impresa, il suo direttore finanziario aveva acquistato senza un ordine specifico i derivati che poi erano franati creando un buco di quasi 300 milioni. Non solo. Cimolai aveva anche spiegato che mai era stato impartito un ordine del genere. In pratica il suo direttore aveva agito in autonomia. Ora, dopo mesi di silenzio, l'ex direttore finanziario di Cimolai Spa ha deciso di intervenire attraverso i propri legali dello Studio Adest Legal & Tax di Pordenone, spiegando l'effettiva gestione dei contratti derivati della società, per interrompere il flusso di accuse a lui rivolte dall'azienda, che lo vorrebbero unico responsabile del dissesto aziendale. «Da mesi il nostro assistito è ingiustamente al centro di una campagna denigratoria, tesa a declamarlo pubblicamente e indebitamente unico responsabile della crisi Cimolai, con l'accusa di aver in autonomia investito le risorse della società in rischiosi contratti derivati all'insaputa degli organi sociali e del suo titolare».
«In realtà - proseguono i legali - ha fedelmente perseguito gli interessi della società per ben 27 anni, operando in conformità alla legge e alle direttive impartitegli dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente. È sotto gli occhi di tutti l'andamento dei mercati finanziari degli ultimi due anni, il quale, anche a causa della turbolenza causata dalla guerra in Ucraina, ha comportato riflessi negativi sulla finanza aziendale di Cimolai, ragione per cui il nostro assistito non è più disposto ad accettare di essere additato responsabile della crisi, avendo sempre operato al massimo delle sue capacità e in trasparenza, nell'interesse della società».
Proseguono i legali evidenziando come negli ultimi giorni si stiano rinnovando iniziative e dichiarazioni in danno alla reputazione del proprio assistito, in relazione alle quali ha chiesto di essere risarcito nell'ambito del procedimento civile già pendente. «Si specifica che è stato impugnato al Tribunale di Pordenone l'illegittimo licenziamento comminato dalla società, contestandone la fondatezza e chiedendo il risarcimento di tutti i danni subiti.

Tale giudizio costituirà l'occasione per chiarire l'assenza di responsabilità dell'ex Cfo, nonché per fare definitiva chiarezza sulla complessiva conduzione aziendale da parte del consiglio di amministrazione».

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