Da oggi il via libera a oltre duemila attività: ecco quali sono

Martedì 14 Aprile 2020 di Nicoletta Cozza
Da oggi riaprono tra città e provincia oltre duemila attività economiche dopo lo stop imposto dal decreto
PADOVA - Da oggi possono riaprire librerie, cartolerie e negozi che vendono abbigliamento, o calzature, per bimbi da zero a sei anni. Tradotto in concreto, significa che hanno l’opportunità di alzare le serrande 450 attività del territorio, di cui 155 nel capoluogo. Però non tutti i titolari hanno deciso di ripartire e quindi la stima, sulla base dei dati elaborati da categorie economiche e sindacati, è che oggi ricominceranno a lavorare circa 700 persone. Le quali, peraltro, tenuto conto dell’ordinanza firmata ieri da Luca Zaia, potranno farlo solo due giorni la settimana.  A parte il capitolo riguardante queste botteghe (esteso anche agli ambulanti che vendono solo vestitini per bimbi), quale sarà da stamane lo scenario complessivo della filiera locale? 208mila sono i dipendenti che continueranno a lavorare nelle 59mila 465 imprese che non sono mai state ferme, in quanto in possesso dei codici Ateco previsti dai decreti. A questi si aggiungono i 9.464 lavoratori appartenenti a ditte che hanno ottenuto la deroga dalla Prefettura (1.544 quelle già autorizzate, mentre 1.160 continuano a produrre in attesa del pronunciamento) .

C’è poi la voce riguardante le 1.700 aziende che operano nei settori della silvicoltura, della lavorazione del legno, della manutenzione dei boschi e della realizzazione di componenti per pc, oggetto dell’ultimo “allargamento” deciso da Conte: pure queste, con i loro 6mila lavoratori, sono autorizzate a ricominciare da oggi, ma in realtà non hanno mai cessato l’attività in quanto considerata necessaria. Infine il pubblico. Tolti i 15mila tra insegnanti che fanno lezione online e operatori scolastici Ata, sono ventimila i contratti di questo tipo, ma la stragrande maggioranza dei titolari sta lavorando da casa e quindi negli uffici continuerà a esserci pochissimo personale: per esempio una dozzina sono i dipendenti della Prefettura e altrettanti quelli del Comune (a Palazzo Moroni lo smart working è stato prorogato fino al 26 aprile), che saranno agli sportelli, e quindi al loro posto effettivo in totale se ne conteranno al massimo 2mila. Alla fine, quindi, tra città e provincia, oggi saranno operativi circa 230mila lavoratori.
. Cauta la posizione di Aldo Marturano, segretario generale della Cgil: . . .  Considerato il numero esiguo di persone che oggi riprenderanno il lavoro, non è previsto l’incremento dei bus, o la ricomparsa del tram.
Ultimo aggiornamento: 08:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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