Strage dell'autobus: infarto o no? Approfondimento medico legale sul cuore di Alberto Rizzotto

Oggi il funerale dell'autista del bus La Linea precipitato dal cavalcavia

Martedì 17 Ottobre 2023 di Roberta Brunetti
Alberto Rizzotto

VENEZIA - Le analisi approfondite sul cuore di Alberto Rizzotto, il 40enne alla guida del bus precipitato dal cavalcavia superiore di Mestre, sono iniziate ieri.

Un supplemento di indagine sui tessuti dell’organo, dopo l’autopsia eseguita la settimana scorsa. Per i risultati ci vorrà ancora qualche giorno. «Un approfondimento voluto dal perito per dare una conferma alla sua valutazione iniziale, che esclude il malore» ribadisce l’avvocato trevigiano Francesco Stilo, il legale che assiste la famiglia dell’autista della società La Linea di Venezia. Un professionista esperto, che quella maledetta sera del 3 ottobre scorso stava guidando un autobus elettrico, in servizio come navetta tra Venezia e il campeggio Hu di Marghera. Sul cavalcavia, prima c’era stata la sbandata sul guardrail, che aveva retto per una cinquantina di metri, fino al varco della barriera. Quindi il tragico volo, costato la vita a 21 persone (Rizzotto compreso) e il ferimento di altri 15. Tragedia immensa a cui le indagini dovranno dare delle risposte.

L’APPROFONDIMENTO
Già la settimana scorsa l’avvocato Stilo aveva anticipato i primi risultati dell’esame autoptico eseguito dal medico legale incaricato dalla Procura, Guido Viel, a cui aveva assistito il consulente di fiducia della famiglia, il dottor Roberto Rondinelli. «L’autopsia non è ancora conclusa in tutte le sue fasi - aveva precisato -, ma finora non sono emersi elementi che evidenzino che Alberto Rizzotto sia stato vittima di un malore». Ed ecco questa ulteriore fase, che dovrà fugare ogni dubbio. «Noi non crediamo al malore - ha ribadito anche ieri l’avvocato della famiglia - le motivazioni di questo tragico incidente vanno cercate altrove. Escludo il malore al 90%, ma dobbiamo attendere la conclusione delle attività peritali». Questioni di giorni, appunto. E l’attesa è anche per gli altri accertamenti, già disposti o da disporre per capire come è potuta accadere una simile tragedia. «Saremo presenti in tutti i fronti con i nostri consulenti - ha annunciato l’avvocato Stilo - Per una questione di verità dei fatti». Passaggi attesi dai sopravvissuti e dai familiari delle vittime, così come dai tre indagati: l’amministratore delegato di La Linea, Massimo Fiorese, e i tecnici del settore Viabilità terraferma e mobilità di Ca’ Farsetti, Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro.

LE ALTRE CONSULENZE
Per il momento la Procura ha affidato solo una consulenza all’ingegner Placido Migliorino, alto funzionario del ministero delle Infrastrutture, sulla dinamica dell’incidente, lo stato della strada e in particole di quel guardrail risalente agli anni ’60 e mai messo a norma (ad esempio con la chiusura del varchi). Migliorino sarà a Mestre il 25 ottobre, per visionare il luogo dell’incidente, con gli altri consulenti di parte. Per consentire le operazioni il cavalcavia sarà chiuso al traffico. Annunciata anche una consulenza informatica sulla scatola nera del bus e le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza puntate sul cavalcavia. Attesa anche per una consulenza sul funzionamento sull’autobus, tanto più dopo l’incidente che sabato ha coinvolto un secondo mezzo dello stessa società.

IL FUNERALE
Oggi intanto si celebrerà il funerale di Alberto Rizzotto, la cui salma era stata restituita ai familiari subito dopo l’autopsia. L’appuntamento è alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Tezze di Piave.

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Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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