Aggressione sessuale al distributore di sigarette. La picchia, la sbatte contro la saracinesca e le morde il collo: niente carcere se farà un corso

Venerdì 15 Marzo 2024 di Redazione
Aggressione sessuale al distributore di sigarette. La picchia, la sbatte contro la saracinesca e le morde il collo: niente carcere se farà un corso

VENEZIA - Due anni di reclusione per la brutale aggressione e per gli atti sessuali compiuti ai danni di una quarantenne che si trovava in Ruga Rialto, impegnata ad acquistare le sigarette dal distributore automatico della tabaccheria.
E' la condanna inflitta dal Tribunale di Venezia a G.O.Z., 32 anni, residente alla Giudecca, in relazione ad un episodio di violenza verificatosi nel luglio del 2020. Il collegio giudicante, presieduto da Francesca Zancan, ha condannato il giovane anche a versare una provvisionale di 10mila euro alla vittima, un anticipo sul risarcimento dei danni che dovrà essere quantificato in sede civile. La concessione della sospensione condizionale della pena è stata condizionata alla frequenza di un corso finalizzato a sensibilizzare l'imputato sui temi relativi alla violenza sulle donne: se l'uomo decidesse di non avviare il prescritto percorso di recupero, dovrà scontare la pena in carcere. Ovviamente sarà necessario attendere che la sentenza diventi definitiva: la difesa, rappresentata dall'avvocato Paolo Rizzo, potrà presentare ricorso in appello.
La donna si è costituita parte civile al processo con l'avvocato Bruno Alderuccio.

IL FATTO

L'episodio ricostruito di fronte al Tribunale lasciò sconcertati per le modalità: il giovane aveva rivolto pesanti apprezzamenti alla quarantenne e, di fronte alla sua risposta infastidita, la colpì con uno schiaffo e pugni, per poi spingerla contro la saracinesca della tabaccheria, iniziando a morderla e a leccarla sul collo, insultandola a e intimandola di stare zitta.

La donna, anche grazie all'intervento di alcuni passanti, riuscì a liberarsi dall'aggressore e ad allontanarsi, verso calle della Madonna, dove però fu inseguita e raggiunta dall'imputato che riprese a colpirla, facendola cadere a terra e poi proseguire nel pestaggio.

LA DENUNCIA

La quarantenne si rivolse subito alle forze dell'ordine che si misero alla ricerca dell'aggressore e riuscirono ad individuarlo poco dopo. La procura ha quindi aperto un'inchiesta, a conclusione della quale il giovane è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale e lesioni volontarie, in relazione alle escoriazioni ed ecchimosi subìte, dichiarate guaribili in 5 giorni. Per la difesa, si sarebbe trattato di un approccio rozzo, finito malamente senza finalità sessuali. Sempre secondo l'avvocato Rizzo, l'uomo oggi avrebbe cambiato vita dopo un periodo di sbandamento durante il primo lockdown, culminato con la frequentazione di alcuni pregiudicati.

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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