Rialto, il mercato di Venezia che muore:​ «Quella petizione che non è mai arrivata in Consiglio»

Sabato 20 Novembre 2021 di al centro una scoperta dei luoghi meno noti. Marta Gasparon
Rialto, il mercato che muore

VENEZIA - Le proposte di associazioni e cittadini a confronto, presentate in un'assemblea pubblica organizzata ieri a Rialto, sotto la loggia della Pescaria, grazie al supporto della Municipalità di Venezia.

Un centinaio i partecipanti al dibattito, incentrato sul destino dell'area realtina affinché torni ad essere il cuore pulsante della città, riappropriandosi del suo alto valore simbolico. Un'occasione in cui si è tornato a parlare anche della proposta lanciata nel 2019 dal Comitato Rialto Novo, che aveva raccolto 5.600 firme a favore della realizzazione di un centro culturale virtuale nelle logge in cui si raccontasse la storia del commercio veneziano. L'appoggio dell'amministrazione c'era stato, ma la delibera non è mai finita in Consiglio comunale. «Bisognerebbe partire dal ripristino dei servizi igienici delle Poste Vecie», ha detto la presidente, Gabriella Giaretta. «Il primo piano dell'edificio sotto al quale ci troviamo, di proprietà comunale, ha spiegato Donatella Calabi, presidente dell'associazione Progetto Rialto è vuoto da una decina d'anni e potrebbe essere utilizzato come spazio espositivo. Le Fabbriche Nuove del Sansovino, una volta sede dei tribunali? Si stanno svuotando. I magazzini potrebbero rappresentare un polo per laboratori artigiani, atelier, uffici. Luoghi dove trasmettere i saperi artigianali in cui Venezia eccelle». «Non si capisce perché le logge siano regno del nulla», le parole di Gianni De Checchi, direttore Confartigianato Venezia, sottolineando come l'amministrazione non debba registrare soltanto interventi da parte dei privati (che spesso tramutano gli edifici in alberghi).


Fabbriche Nuove a Venezia

«Nelle Fabbriche Nuove, del Demanio, c'è la possibilità che nasca il fondaco vero di Venezia: il raggruppamento di tutte le attività dell'artigianato e del commercio che la città può esprimere». «Vorremmo che le voci raccolte stasera (ieri ndr) diventassero parte integrante delle scelte dell'amministrazione che deve riconoscere il ruolo delle Municipalità, che è stato svuotato. E se non lo fa evidentemente è un'amministrazione che rappresenta poco i suoi cittadini», ha affermato il presidente Marco Borghi. «I giovani necessitano di nuovi spazi d'aggregazione», l'appello di Sebastiano Cognolato, di Venice calls. A parlare di un ripristino di determinati servizi in città, ormai delocalizzati, è stata invece Nicoletta Frosini, del Gruppo25aprile, ponendo nuovamente l'accento sulle Fabbriche del Sansovino e auspicando l'apertura di uno sportello per l'invalidità (ora a Mestre) o un ufficio oggetti smarriti. Per il gruppo delle Guide turistiche per un turismo sostenibile va posta invece
 

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