MESTRE - Un'altra fumata nera. Il futuro della scuola delle Canossiane sembra ormai definitivamente segnato, con genitori ed insegnanti (pressoché tutti laici) che non hanno più ricevuto alcuna informazione dalla responsabile regionale veronese delle Serve di Maria dopo la presentazione, ormai un paio di mesi fa, delle proposte concrete di rilevare l'istituto di via Piave da parte di altre scuole private.
Fumata nera
Ieri pomeriggio gli assessori Laura Besio e Simone Venturini (Politiche educative e Coesione sociale) hanno incontrato una delegazione di famiglie ed insegnanti, tra lo sconforto generale per lo scenario che si è ormai delineato.
«Abbiamo suggerito di chiedere un incontro con la madre superiora quantomeno per potersi indirizzare - riprende Laura Besio - anche perché noi ad oggi più di così non possiamo fare né abbiamo titolo per farlo». Ad essersene andati sarebbero già circa 50 alunni mentre, ovviamente, non sono partite le iscrizioni per l'anno prossimo con l'attuale seconda media che ha già chiesto di trasferirsi "in blocco" alla vicina scuola Giulio Cesare. Il tutto mentre, spiegano in Comune, all'inizio di dicembre le Canossiane sembravano intenzionate a preservare l'attività scolastica, e a metà dicembre si erano già fatti avanti dei privati interessati ad assumerne la gestione. «Quel mese è poi trascorso in attesa di una risposta dal Patriarcato, nel caso fosse stato interessato a subentrare direttamente, quindi in gennaio si è fatto avanti anche un secondo soggetto interessato». A metà gennaio l'incontro a Mestre con la madre provinciale delle Canossiane, Maria Grazia Bongarzone, «che - riprendono dal Comune - era disponibile ad un'apertura». Seguono contatti via lettera tra i soggetti interessati e le Canossiane fino a fine gennaio, ma poi tutto si è inspiegabilmente bloccato. Ed ora, arrivati quasi a marzo, per la scuola materna, elementare e media non sembrano davvero esserci più speranze.