Drastico calo delle iscrizioni, le Canossiane chiudono: immobile in vendita

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Fulvio Fenzo
L'istituto le Canossiane

MESTRE - Chiusura a fine giugno, e poi la vendita del complesso. È la nuova tegola che cade sul futuro dell'Istituto delle Canossiane di via Piave, che le cinque anziane suore rimaste abbandoneranno alla fine di quest'anno scolastico, chiudendo così la materna, l'elementare e la media.

Una chiusura che, con la mediazione del Comune, si sta cercando di evitare, e sarebbero ben tre le proposte di subentro avanzate da altrettante realtà cittadine che si sono offerte per rilevare la scuola, pur non avendo ricevuto ancora nessuna risposta da Verona, dove si trova la sede regionale delle Canossiane. Le uniche certezze sono invece due: l'addio delle suore e la decisione di vendere l'intero istituto.

I NUMERI E I CONTI
Lo stallo, insomma, continua, come continua il progressivo abbandono degli iscritti, scesi dai 190 del dicembre scorso a poco più di 150. Da Verona, la Madre provinciale delle Serve di Maria, suor Maria Grazia Bongarzone, fa sapere di non aver nulla da dichiarare sull'argomento, ma intanto le iscrizioni alle materne e alle prime del prossimo anno se ne sono andate lasciando così vuote quelle che potrebbero essere le future classi in caso di salvataggio della scuola. «Non ci è stata data alcuna comunicazione su cosa sta succedendo, e noi vorremmo capire dove dobbiamo iscrivere i nostri figli per il prossimo anno scolastico» dicono alcuni genitori, mentre un'intera classe ha già fatto domanda di passare alla media "Giulio Cesare" che attende per aprile il via libera dell'Ufficio scolastico. «Sappiamo che sono state avanzate tre proposte - spiega Stefano Cecchin della Fism di Venezia -, una delle quali fa riferimento alla nostra Federazione, per salvare questa scuola che rappresenta anche un presidio per la zona di via Piave. Noi ci siamo fatti avanti, ma da quanto ci è stato detto abbiamo capito che non torneranno indietro rispetto alla chiusura e che hanno deciso di vendere l'immobile. Si parla già di una perizia per valutarne il valore».
É chiaro, però, che chiunque subentrasse nella gestione di un istituto che si sta già sgretolando, difficilmente potrà sobbarcarsi anche un investimento milionario per l'acquisto del complesso. La proposta alle Canossiane che fa riferimento alla Fism prevede infatti la richiesta di un "comodato d'uso gratuito" per tre anni, un tempo sufficiente per rimettere in piedi la scuola e riportare le iscrizioni a quota 200-250 alunni nei tre cicli, ben oltre gli attuali 154: questa, infatti, sarebbe la soglia di sopravvivenza per tenere in piedi i conti dell'istituto che l'anno prossimo, senza le prime classi e con la terza media in uscita, rischia di sprofondare ben al di sotto dei numeri attuali. «Si può anche immaginare un primo anno in perdita, ma se ci fosse un via libera dalle Canossiane si potrebbe tentare di richiamare le famiglie per proporre un'offerta formativa appetibile - riprende Stefano Cecchin -. Ma è chiaro che più si va avanti più diventa tutto più difficile». Se non, purtroppo, quasi impossibile in attesa di risposte dalle Canossiane.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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