Luca Zaia :«Rt a 1.28, Veneto in rosso da lunedì. Ci resteremo per 2-3 settimane». Studenti tutti in Dad

Venerdì 12 Marzo 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, venerdì 12 marzo 2021, per le ultime notizie sulla pandemia da Coronavirus in Veneto. Giornata importante, con il cambio di colore delle regioni, il Veneto sembra oramai scontato che vada in rosso, così come il Friuli Venezia Giulia. Questo significa restrizioni e soprattutto didattica a distanza per tutti gli studenti, compresi i più piccoli delle scuole elementari, un disagio da non poco per le tante famiglie con genitori che lavorano.

LE REGOLE della zona rossa - SCARICA IL PDF cliccando qui 

Il presidente ha annunciato, su questo tema, di aver chiesto «congedi per i genitori e bonus baby sitter immediati». E sembra sempre più concreta anche l'ipotesi di un lockdown nazionale dal 3 al 5 aprile, misura che dovrebbe essere rivelata dal nuovo Dpcm atteso per questo pomeriggio (LEGGI). A questo punto si fa sempre più dirimente la partita dei ristori, molto cara al governatore del Veneto, che da mesi ripete che le misure restrittive possono essere accettate solo se si prevedono compensazioni per i lavoratori e le aziende.

Tiene infine banco a livello mondiale la questione AstraZeneca: il lotto di vaccino bloccato in Italia, la campagna con questo siero fermata da alcuni Stati, e gli accertamenti dopo la morte di un militare italiano a 12 ore dalla somministrazione della prima dose. Anche a Nordest sono state somministrate le dosi del lotto AstraZeneca ritirato da Aifa. Nel dettaglio, 17.043 in Veneto, 4.950 in Friuli Venezia Giulia, 2.045 in Trentino e 2.520 in Alto Adige: dunque in tutto 26.558 (LEGGI). Oggi in conferenza la dottoressa Francesca Russo, capo del dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, per il punto sulle vaccinazioni con AstraZeneca: quante sono state le reazioni avverse in Veneto? Quante legate al lotto "incriminato"? (LEGGI).

Vaccino, da AstraZeneca a Pfizer e Moderna: quante dosi ha usato l'Italia? E ad aprile arriva il monodose Janssen

Zaia in diretta

Il bollettino

Tamponi molecolari 4milioni 182mila quelli fatti ad oggi, 3milioni 430mila i test rapidi. Incidenza 4,19%, 1.932 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, 350.045 positivi da inizio pandemia, 32550 attualmente positivi, 1538 ricoverati (+28) , 1.369 area non critica, 169 terapia intensiva (297 sono i pazienti non Covid ricoverati nelle terapie intensive venete),  +29 decessi nelle ultime 24 ore. Bollettino Covid in Veneto oggi (LEGGI TUTTO)

Covid in Veneto

I numeri parlano chiaro, Zaia non ci gira intorno: «E' innegabile che il contagio stia crescendo - ha affermato -, da un anno seguiamo questa partita per evitare di mandare al collasso gli ospedali e che qualche cittadino non trovi le porte aperte degli ospedali e non venga curato. La situazione italiana è di un Rt di 1,16 nazionale, noi siamo a 1,28, sul filo del rasoio, attendiamo la comunicazione ufficiale ma molte regioni passeranno in rosso, e noi dovremmo essere fra queste. Per 7 settimane la situazione in Italia è sempre peggiorata, anche quando noi calavamo. La preoccupazione è per la variante inglese, oramai totalitaria, già in Veneto è al 70%, ma gli occhi sono puntati sulla brasiliana e sudafricana che hanno letteralmente massacrato il centro Italia. In tutto questo contesto il dato positivo è che Johnson & Johnson oggi verrà autorizzato dall'Aifa, in modo da poter procedere con le somministrazioni.

Terapie intensive e ricoveri siamo al 14% e area non critica al 17% in Veneto, non abbiamo quella pressione ospedaliera che ci faccia dire "non ce la facciamo più", ma l'attenzione è altissima».

Veneto diventa rosso?

Qualora il Veneto cambiasse fascia, e sembra oramai scontato, ci saranno misure restrittive. Quali? «La classificazione dei colori la fanno a livello nazionale, non regionale, lo ribadisco, significa che loro hanno alcuni dati che noi non abbiamo, se passassimo in rosso - ha spiegato Zaia - ci staremo per 2 o 3 settimane, ho l'impressione che durerà fino a Pasqua. Negozi, bar e ristoranti saranno chiusi, consentito l'asporto, scuole chiuse, tutte. Ma se avessimo adottato il modello nostro, con una prudenza maggiore nelle scuole, magari adesso avremmo potuto chiudere di meno...». Non ci si sposta da casa: «Ho visto che la visita ai parenti che era autorizzata a Natale, apre che sia sparita, ma non so dire, occorre aspettare il Dpcm per capire esattamente cosa accadrà».



Zaia, richieste al Governo

Un lungo incontro con i rappresentanti del Governo e le Regioni si è tenuto nelle ultime ore, il rpesidente del Veneto ha avanzato alcune richieste specifiche: «Oggi al Governo ho detto questo: non c'è più il clima di marzo, questo l'ho ribadito, e occorre capire che i cittadini sono stremati da un anno di restrizioni, parliamo anche delle imprese che non hanno più aperto, per questo ho chiesto che ai cittadini si dia una prospettiva, ufficialmente, dicendo "si inizia qui e si finisce qui", va data una programmazione. La proposta del Governo è quella di fare zona rossa i periodi festivi, e il resto di estendere a tutta Italia la zona arancione, chi è rosso resta rosso. Ma ho chiesto che davanti a queste misure, nelle quali c'è la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado, che venga introdotto subito il tema dei congedi parentali e bonus baby sitter. E abbiamo chiesto che gli aiuti per le imprese ci siano e siano concreti e visibili da subito. Ho chiesto che ci siano misure automatiche (parametri automatici e chiari che possano permettere di prevedere l'andamento della situazione) e che ci sia la possibilità di introdurre uno speaker ufficiale delle istituzioni che rappresenti la posizione scientifica, il cittadino deve sapere quale sia la voce ufficiale istituzionale. Ultimo esempio è quello di AstraZeneca: abbiamo cittadini preoccupati e non una voce ufficiale che informi. Ad oggi non sappiamo se vi sia o meno correlazione tra vaccino e la morte del militare italiano. Ho chiesto anche che venga fissata una percentuale di tamponi da fare sulla popolazione per misurare la circolazione del virus in modo uniforme fra regioni». 

Vaccini in azienda

«Abbiamo redatto il protocollo per le vaccinazioni in azienda - ha riferito il governatore -. Le aziende avranno come riferimento il direttore generale della propria Ulss (evitiamo confusione con un referente chiaro), questo cercherà, in base alla disponibilità di vaccini, di distribuire le dosi. Sottolineo, sarà a macchia di leopardo, qualche azienda inizialmente che vaccinerà, poi dovrebbe estendersi. In più, oltre ai lavoratori, sarebbe opportuno vaccinare contestualmente in azienda gli over 60 familiari dei lavoratori (il target fra i più fragili). Potrebbe diventare un benefit che l'impresa dà come welfare sociale. Mi sembra un ulteriore tassello per aggredire il virus». Quanti vaccini verranno dati alle aziende? «Non abbiamo quantità tali da sapere quante dosi daremo a settimana, inizialmente andremo piano. Ma noi dobbiamo programmare questo piano, mettere in piedi la macchina per quando arriveranno dosi massicce di vaccini. Non verranno dati alle aziende i vaccini in surplus, ma si procederà con una distribuzione su molti canali. Alla fine, la contabilità è che facciamo vaccini», ha risposto Zaia alla domanda sulle possibilità che si inneschino polemiche riguardo a questo progetto.

Vaccino dal medico di base

Pazienti che si vaccinano direttamente dal proprio medico di famiglia: diventa una realtà. «Lunedì verrà presentato l'accordo con i medici di base dall'assessore Manuela Lanzarin, e anche qui è un fronte vaccinale non indifferente. Ha commentato così Zaia l'accordo, ringraziando tutte le parti che si sono impegnate per raggiungerlo».

AstraZeneca in Veneto

La dottoressa Francesca Russo, capo del dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, spiega l'impiego e le reazioni in Veneto al vaccino AstraZeneca. «Ieri pomeriggio abbiamo bloccato in via precauzionale il lotto AstraZeneca. Abbiamo avvertito telefonicamente le Ulss dicendo "da questo momento bloccate l'utilizzo anche nelle sedute in corso". Abbiamo verificato quali Ulss avessero ricevuto questo vaccino e le abbiamo subito avvertite». Sono 48.500 le dosi totali di vaccino AstraZeneca somministrate in Veneto fino ad oggi. Del lotto bloccato avevamo 20.500 dosi e 17.276 sono state somministrate ai cittadini. Ne abbiamo altre 3mila bloccate in magazzino. Ci sono state reazioni al vaccino? Abbiamo chiesto una verifica delle segnalazioni, per quanto riguarda AstraZeneca, tutti i lotti, sono state segnalate 349 reazioni lievi, tranne 12. Si tratta di reazioni locali con febbre bassa. In 12 casi invece si tratta di febbre alta, cefalea e sintomi sistemici. In due casi ci sono stati reazioni allergiche non gravi. Quante di queste sono associate a questo lotto? Sette in totale. Rientrano tutte queste reazioni nella normalità delle cose. Noi siamo una delle regioni che segnala di più le reazioni avverse ai vaccini a livello nazionale, questo devo sottolinearlo - ha spiegato la dottoressa Russo -. La segnalazione o il blocco di un lotto indica un sistema che funziona e che è molto sensibile. Non deve essere visto come un fattore negativo ma come un'alta attenzione sulla sicurezza. La sorveglianza serve anche a rilevare l'efficacia di un vaccino, noi teniamo sotto controllo anche l'eventuale presenza di malattia e sintomi Covid. I pazienti rifiutano AstraZeneca? Non ho evidenza di questo, ad oggi. C'è una finestra temporale di allerta per i sintomi di reazioni avversa? I sintomi locali appaiono entro le 24 ore. Fino a un massimo di 72 ore per altri sintomi. Un vaccinato, prima e seconda dose, può essere infettato dal Covid? Anche un vaccino pari al 95% di efficacia indica che c'è una piccola percentuale che potrebbe non sviluppare anticorpi e reinfettarsi. AstraZeneca è vicino al 100% come efficacia contro le forme più gravi di Covid. Ma nessun vaccino ha una protezione pari al cento per cento, questo va evidenziato. Nel certificato di vaccinazione è presente il numero di lotto del vaccino inettato ai pazienti, quindi i pazienti che hanno ricevuto la dose bloccata possono controllare e saperlo. 

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 02:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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