Coronavirus in Veneto, il dg della Sanità: «Continuano a crescere i positivi, siamo in piena emergenza»

Mercoledì 10 Marzo 2021 di Gigi Bignotti
L'assessore Manuela Lanzarin e il dottor Luciano Flor (dg sanità veneta)
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La diretta di oggi, mercoledì 10 marzo 2021, per le ultime notizie sulla pandemia da Coronavirus in Veneto: assente il governatore Luca Zaia impegnato in incontri istituzionali.

Sono 5 i distretti sanitari veneti che da domani (uno da venerdì) vedranno tornare in didattica a distanza al 100% gli studenti dalla seconda media (compresa) in su.

Da sabato se ne aggiungerà un altro.

L'ordinanza sulla SCUOLA --> Scarica il documento integrale 

L'assessore regionale  Manuela Lanzarin ha preso il posto del Governatore citando i dati: sono 1561 i positivi nelle ultime 24 ore, numero che continua a crescere e ci preoccupa. Questo su oltre 43mila tamponi con incidenza quindi del 3,70% . Ad oggi 30.788 positivi. Per quanto riguarda gli ospedali i ricoveri totali sono 1.504 (+48 su ieri) e le terapie intensive 166  (+6).

Medici di base

Ieri - ha spiegato l'assessore Lanzarin - abbiamo incontrato i medici di medicina generale che sono oltre 3.100 in Veneto: abbiamo definito l'accordo per le vaccinazioni  che discende da quello nazionale. Abbiamo ragionato su 3 tipologie: vaccinazioni a domicilio per i soggetti più fragili (rimborso di 18.90 euro ad accesso più la spesa di  6,16 per la dose), in caso di vaccinazione in ambulatorio il medico percepisce 6.16 euro a inoculazione e 18,90 euro per le vaccinazioni fatte a domicilio.. Terza tipologia di intervento per strutture esterne nel proprio distretto con lo stesso costo. I  rappresentanti dei medici ci hanno chiesto 24 ore per rispondere. Martedì prossimo faremo la delibera di giunta in Regione se arriveranno, come credo, le firme sull'accordo.

Scuole

Un altro distretto, l'Alto Vicentino, si aggiunge ai 5 che già hanno chiuso le scuole dalla 2. media in su. Ha superato i 250 contagi ogni 100mila abitanti ed è quindi scattato ciò che è stato previsto dall'ordinanza emessa di ieri. Quindi chiuderà da sabato dopo le 48 ore previste per il preavviso, da venerdì quella di Belluno, da domani le scuole degli altri 4 distretti (2 del Padovano, Veneto orientale e Asolo).

Numeri dell'epidemia

Il dottor Luciano Flor, direttore generale della sanità regionale: «Dal secondo giorno consecutivo  abbiamo  oltre 50 ricoveri al giorno, nel senso di differenza con i dimessi, quindi la fase è di picco. Si sta avviando una nuova ondata e siamo in piena pandemia, quindi in emergenza. Non so se sia la terza o la quarta ondata, ma i numeri dicono che siamo in crescita e si devono prendere provvedimenti. Il piano di sanità pubblica dovrà scattare con i correttivi, ovvero chiudere alcune altre attività a causa dell'andamento. Dovremo essere pronti per il fine settimana. Dal 24 febbraio stiamo aumentando e cresce l'incidenza dei positivi oggi quasi al 4% dei tamponi effettuati. La crescita non è più lenta, purtroppo».

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Vaccini

Fra le categorie vaccinate - ha proseguito Flor - abbiamo benefici contro la pandemia, soprattutto fra i sanitari e le Rsa, la strada intrapresa è quindi giusta. Ad oggi vaccinate 446.000 personee e proseguimao con vigore. In marzo prevediamo di fare 470 mila vaccinazioni, il piano dice 15/17mila persone al giorno ma già da oggi saliremo a 20mila e ci prepariamo a farme 50mila al giorno in base alle dosi che arriveranno. L'ultima settimana di marzo vedrà 50mila vaccinazioni al giorno, 7 giorni su 7. Elastici anche gli orari. Siamo pronti a consegnare le dosi anche ai medici di base con AstraZeneca e si dovrebbe partire già da sabato o al massimo da lunedì negli ambulatori.

Pfizer non ha ancora aumentato le dosi di fornitura e noi comunque ce ne teniamo una quota minima di riserva per i richiami, anche ieri sono stati 4.700 sulle 15mila vaccinazioni totali.

Con 50mila vaccinati al giorno potremmo arrivare a vaccinare tutti i veneti in 5 o 6 mesi al massimo a partire da aprile quindi entro fine ottobre. Ma dipende dalle forniture altrimenti dovremo riformulare il piano.

Lavorano in proprio con vaccini forniti da noi alcune categorie come forze armate e università.

Il personale

A noi servono infermieri oltre che medici per fare le vaccinazioni. Dovremo depotenziare alcune strutture ospedaliere riconvertendo personale, altrimenti non potremo arrivare a 50mila vaccini al giorno. In più grazie ad un accordo il Veneto punta ad accrescere la somministrazione delle dosi da parte dei medici specializzandi. L'obiettivo  anticipando il piano vaccinale del Veneto che si sta predisponendo   è appunto  quello di  50 mila vaccinazioni al giorno.

Gli over 80 dovrebbero essere vaccinati tutti entro il 25 marzo.

Le categorie

Noi dobbiamo scongiurare i decessi e la categoria a maggior rischio  è quella degli over 80 e da lì dobbiamo partire anche se in questo momento si ammalano di più i 40-50enni. Ma prima di pensare a non far ammalare pensiamo a salvare le vite e non riempire ospedali e terapie intensive. Per questo come nel resto d'Italia le categorie produttive verranno dopo quelle più a rischio.

Farmacie

Il coinvolgimento per le vaccinazioni delle farmacie è oggetto di una trattativa a livello nazionale. Per l'assessore Lanzarin è ben voluta anche dal Veneto e se passasse l'accordo si estenderebbe subito anche ai farmacisti: «Vogliamo mettere in campo tutte le forze disponibili, ogni canale possibile per vaccinare più gente possibile»

La diretta di oggi

Il bollettino

Nuovo balzo in avanti dei contagi Covid nel Veneto, che registra 1.561 casi di positività nelle ultime 24 ore. I decessi sono 14. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il totale degli infetti da inizio epidemia sale a 346.436, quello delle vittime a 10.023. Peggiora ancora la situazione negli ospedali, dove sono 1.504 i letti occupati da malati Covid (+48 rispetto a ieri). Nei reparti non critici vi sono 42 pazienti in più, nelle terapie intensive la crescita è stata di 6. I 1.561 nuovi positivi sono stati scoperti con l'effettuazione di 43.993 tamponi , pari ad una incidenza del 3,60%.

Picco Covid in Veneto

Picco del Covid in Vento previsto fra tre settimane. «Noi non abbiamo la sfera della verità, dobbiamo accompagnare giorno dopo giorno, attivare i provvedimenti previsti dalla sanità pubblica, noi abbiamo i malati e la responsabilità delle cure». Previsioni con il modello matematico? Difficili da fare secondo Zaia, la stessa chiusura delle scuole cambia adesso le carte in tavola. Previsti provvedimenti restrittivi da parte della Regione? «Per adesso no», ha risposto il presidente. 

Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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