Svolta «anti-furbetti» nella bozza del nuovo piano vaccini che sarà analizzata oggi in Conferenza delle Regioni e in Unificata. Nel nuovo testo è stata infatti eliminata come categoria prioritaria quella dei lavoratori essenziali. Una scelta che potrebbe essere riconducibile alla volontà di prevenire eventuali tentativi di prevaricazione da parte di alcune categorie. Le raccomandazioni «su gruppi target a cui offrire la vaccinazione saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all'evoluzione delle conoscenze e alle informazioni disponibili, in particolare relativamente a efficacia vaccinale e immunogenicità e sicurezza dei vaccini disponibili in diversi gruppi di età e fattori di rischio, effetto del vaccino sull'acquisizione dell'infezione, sulla trasmissione e sulla protezione da forme gravi da malattia e sulla evoluzione della situazione epidemiologica».
Le 5 categorie
Priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell'ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie.
Sul lavoro
«Qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano» sarà possibile «vaccinare all'interno dei posti di lavoro, a prescindere dall'età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione», fanno sapere dal vertice.
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È iniziata dunque la riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome convocata per discutere del nuovo piano vaccinale elaborato dal governo e delle nuove misure per l'emergenza Covid-19 in arrivo. Il presidente della Conferenza e dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini è collegato in video dalla sede di Roma, secondo quanto si apprende.
Dalle 14.30 è prevista la Conferenza unificata con i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute) e i rapresentanti dei Comuni (Anci) e della Province (Upi). Sono collegati, tra gli altri, Donato Toma (Molise), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Nino Spirlì (Calabria), Giovanni Toti (Liguria), Nello Musumeci (Sicilia), Donatella Tesei (Umbria), Erik Lavevaz (Valle d'Aosta), Arno Kompatscher (Alto Adige), Marco Marsilio (Abruzzo), Luca Zaia (Veneto). Altre Regioni sono rappresentate a livello di assessori, secondo quanto riferito.
Bisogna «affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C'è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli». Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, nelle comunicazioni alla commissione Lavoro del Senato sulle linee programmatiche del dicastero.
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