Ubriaco e drogato alla guida travolse e uccise Miriam: chiesto lo sconto di pena

Mercoledì 25 Ottobre 2023
Miriam Ciobanu

FONTE (TREVISO) - Nella notte di Halloween di circa un anno fa, sotto l'effetto di alcol e droga, investì e uccise la 22enne Miriam Ciobanu che stava attraversando la strada a Pieve del Grappa. Alessandro Giovanardi, 24enne residente a San Zenone degli Ezzelini, ha chiesto tramite il suo legale di essere ammesso al rito abbreviato per l'accusa di omicidio stradale aggravato.

Il tribunale di Treviso, ieri mattina, 21 ottobre, ha accolto l'istanza e rinviato per la discussione all'udienza del 19 marzo prossimo. La famiglia della ragazza è assistita da Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada, e non si è costituita parte civile nel procedimento penale.

L'INCIDENTE
L'incidente risale al primo novembre 2022. Il 24enne stava guidando lungo via Vittorio Veneto, a Pieve del Grappa, con direzione di marcia da Paderno a Onè di Fonte, a una velocità di 158 chilometri orari su un tratto di strada dove il limite è di 60 chilometri orari. «A quella velocità e in quelle condizioni, ovviamente, non fu possibile evitare l'impatto - spiega Rossano Rassu, consulente di Giesse Risarcimento Danni a Castelfranco - La velocità, infatti, non fu l'unico fattore determinante nella causazione del sinistro. Come emerso in fase di indagine, il giovane guidava in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol (1.33 mg/dl) e cannabinoidi. Un mix letale che portò alle conseguenze che già conosciamo».

LA VITTIMA
La ragazza, che stava attraversando la strada, è stata colpita sul lato sinistro, caricata sul parabrezza e sbalzata in avanti per circa 80 metri. Immediati, ma purtroppo vani, i soccorsi. «Come ha scritto il consulente tecnico del pubblico ministero, l'ingegnere Massimo Conti aggiunge Rassu la causa tecnica dell'incidente risiede nell'elevatissima velocità tenuta dal conducente dell'auto. L'evento si sarebbe certamente evitato se l'imputato avesse rispettato la regola cautelare, imposta dal Codice della strada, di regolare la velocità per essere in grado di arrestare tempestivamente il veicolo dinanzi a ostacoli prevedibili. Ora, purtroppo, rimane solo un grande dolore per una ragazza di 22 anni che aveva tutta la vita davanti a sé».
 

Ultimo aggiornamento: 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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