Miriam, travolta e uccisa in strada. Il fratello del fidanzato l'ha seguita in auto ma lei non è voluta salire. Le ultime ore della vittima

Mercoledì 2 Novembre 2022 di Mep
Miriam Ciobanu, la ragazza travolta e uccisa in strada a Paderno del Grappa
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PIEVE DEL GRAPPA (TREVISO) - «Abbiamo litigato e Miriam Ciobanu se n'è andata. A piedi, da sola, in piena notte. Io non potevo seguirla, è andato mio fratello a cercarla». Tommaso Dal Bello è pietrificato dallo choc. Lui, 19enne di Pieve del Grappa; lei, 22 anni appena compiuti, si frequentavano soltanto da un paio di mesi e la notte di Halloween avevano deciso di trascorrerla insieme: cena fuori e film a casa di lui, a Paderno, frazione di Pieve del Grappa. Ma una lite improvvisa ha innescato la tragedia, poi sfociata nell'incidente fatale. «Ho tentato di convincere Miriam in tutti i modi a salire in macchina. L'ho seguita per un tratto, poi l'ho persa. Le dicevo che era pericoloso camminare per strada la notte di Halloween con tutta la gente che torna ubriaca dalle feste. Ma non c'è stato verso». A raccontare le ultime ore di vita della 22enne Miriam è il fratello maggiore di Tommaso.

 

Le ultime ore di Miriam
La pizza e poi la lite con il fidanzato

«L'altra sera lei e mio fratello volevano mangiarsi una pizza. Li ho accompagnati io alla pizzeria Al Sole perché mio fratello al momento è su una sedia a rotelle a causa di un incidente - spiega il 23enne -.

Miriam doveva fermarsi a dormire qui da noi. Ma a un certo punto della notte, saranno state più o meno le 4 ha detto che sarebbe andata a casa perché avevano discusso. Le ho chiesto se qualcuno la veniva a prendere, lei mi ha detto di no ma era decisa ad andarsene lo stesso».

Si è incamminata per le strade di Paderno, verso il centro di Oné di Fonte, dove abita insieme al padre Giovanni. Lo aveva chiamato poco prima delle 3, probabilmente per chiedergli di venirla a prendere, ma il genitore non aveva risposto. Dormiva già, anzi era andato a dormire tranquillo dopo la telefonata delle 23.39, in cui la ragazza gli aveva detto che andava tutto bene e che si sarebbe fermata a dormire fuori. Invece sarebbe stata uccisa poche ore dopo da Alessandro Giovanardi, 23enne di San Zenone degli Ezzelini, che tornava da una festa ubriaco e sotto l'effetto di droga.


«L'ho seguita in macchina, a passo d'uomo»

Dal finestrino abbassato il 23enne cercava di convincerla a salire in auto: «Miriam sali, se c'è qualcosa da chiarire ne parlate domani. Ti porto a casa io se vuoi. Oppure ti fermi qui e dormite in due stanze separate e domani torni a casa. L'importante è che resti al sicuro». Ma la trattativa non ha portato a nulla: «Continuava a dirmi di no, a mandarmi via. A un certo punto mi sono allontanato, sperando che ci ripensasse». Il tempo di andare a prendere le sigarette al distributore automatico e Miriam era sparita. «Al telefono non rispondeva, l'ho cercata a lungo perlustrando le stradine laterali. Ma non pensavo che si fosse avventurata sulla provinciale». Fino all'ultimo hanno sperato che la 22enne tornasse sui propri passi.

«Non era la prima volta che si allontanava dopo qualche incomprensione. Era già successo, ma poi era tornata. Stavolta purtroppo no»

Lo racconta il ragazzo, lasciando intendere che la relazione appena iniziata fosse piuttosto litigiosa. Dell'incidente i due fratelli hanno saputo soltanto ieri mattina: «Mio fratello è sotto choc». Adriana, la mamma di Miriam, è riuscita a parlare con lui al telefono, dopo averlo cercato per ore. Pochi minuti e parole cariche di tensione: «L'ha cacciata di casa dopo la lite», dice la donna in lacrime.

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Ultimo aggiornamento: 17:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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