Prosecco-Prosek, Zaia dà l'affondo al Vinitaly: «Chiederemo i danni, questo nome ci appartiene» Video

Il presidente del Veneto torna all'attacco e annuncia che domanderà un risarcimento per il riconoscimento in ambito europeo dell'etichetta del vino croato con lo stesso nome

Martedì 12 Aprile 2022
Luca Zaia torna a parlare di Prosek
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VERONA - Il presidente del Veneto Luca Zaia torna a parlare della questione Prosecco-Prošek croato, annunciando che verranno chiesti i danni per il riconoscimento in ambito europeo dell'etichetta del vino croato con lo stesso nome: «Prošek, questo nome è nostro.

C'è una riserva del nome con un decreto del 2009 che firmai quand'ero Ministro, riconosciuto dall'Europa, e c'è il pronunciamento dell'Unesco che, nel 2019, ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità le Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene».

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Prosecco contro Prosek: la prova della cartina geografica antica

Del tema Prošek Zaia ha parlato stamane al Vinitaly con il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. «C'è pure una motivazione storica - ha ricordato Zaia -. Le prime citazioni del nome Prosecco, con riferimento al vino, risalgono infatti al XIV secolo, ed esiste una cartina geografica storica in cui la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è denominata Proseck, in ragione dell'assoggettamento, in quel periodo storico, dell'area al dominio asburgico».

Prosek, nome ingannevole

«Questo non è il nostro Prosecco, ma è un prodotto che crea solamente confusione nel mercato dei vini italiani e veneti, ma soprattutto nel consumatore - conclude il governatore - Dobbiamo andare all'attacco contro la menzione speciale del Prošek chiedendo i danni. Rovesciamo la visione e facciamo togliere quel nome ingannevole dalle etichette croate». 

Lo sdegno di Coldiretti

«La cosa assurda è che ancora una volta c'è qualcuno che cerca di sottrarre valore al lavoro dei nostri agricoltori e delle nostre imprese, al valore del settore agroalimentare, quando il vino italiano è diventato in vero ambasciatore del comparto, in termini di riconoscibilità, di quello che si trasmette sulle etichette». Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, incontrando il governatore del Veneto Luca Zaia a Casa Coldiretti al Vinitaly di Verona, per parlare del tema Prosek. «In questo caso - ha spiegato - è la prima forma di Italian sounding - dove di cerca di utilizzare un nome che richiama il nostro prodotto per valorizzarne uno che non ha storia, non ha commercio, non ha posizionamento sul mercato». «Tutto questo naturalmente deve essere fermato - ha concluso Prandini - e l'Europa non si può prestare a dei giochi che vanno a penalizzare l'economia di quei paesi che hanno valorizzato il lavoro e il sacrificio dei propri imprenditori, grazie alla quotidianità, alla difesa d'immagini e di territori, ma soprattutto nell'aver creato valore all'interno della filiera».

Patto Passito-Prosecco

«Il Patto delle due P: passito e prosecco». Lo hanno annunciato, al Vinitaly di Verona, i presidenti della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e Veneto, Luca Zaia. «Due terre italiane diverse, ma capaci di scambiare buone pratiche, hanno affermato i due governatori.

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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