Castelfranco. Giunta Marcon, dopo le dimissioni ritirate del sindaco due assessori se ne vanno

Stefania Guidolin aveva la delega al bilancio, Franco Pivotti al sociale

Sabato 15 Luglio 2023 di Mauro Favaro
Stefania Guidolin e Franco Pivotti

CASTELFRANCO (TREVISO) - Due assessori in quota Lega lasciano la giunta: Stefania Guidolin e Franco Pivotti si sono dimessi. Il sindaco Stefano Marcon aveva annunciato un rimpasto. Dopo il ritiro delle due dimissioni, aspettava solo di incassare la fiducia (sulla carta con un unico voto di scarto) nel consiglio comunale che si terrà entro il 28 luglio. Ma Guidolin e Pivotti, rispettivamente assessori al bilancio e al sociale, hanno giocato d'anticipo senza attendere l'eventuale cacciata. Nel frattempo, tra l'altro, in casa Carroccio infuriano anche le polemiche sull'accoglienza diffusa per i migranti. Ieri Marcon ha preso nettamente le distanze dal governatore Luca Zaia, sposando appieno la linea del segretario veneto della Lega, Alberto Stefani. «E' un sistema che non ho mai condiviso - spiega - ad oggi a Castelfranco abbiamo 153 persone che richiedono una casa popolare.

E io posso soddisfarne 36. Si crea un sistema di tensione. L'accoglienza diffusa non è un sistema per affrontare il problema». Insomma, una polveriera. E in municipio le acque non si sono calmate.

La presa di distanze

«Dopo gli ultimi avvenimenti mi sono chiesta se la città meriti questa situazione, questo cambio di idee repentine, questa instabilità. No, non lo merita - ha messo nero su bianco Guidolin - per questo mi vedo costretta a rinunciare al mio incarico, mancando quella serenità e quell'armonia necessaria per svolgere efficacemente il compito, lasciando nel contempo spazio a chi ancora crede di riuscire ad andare avanti». Pivotti è lapidario: «Ho consegnato le mie dimissioni irrevocabili essendo venuto meno quel rapporto fiduciario che ci deve essere tra sindaco e un suo assessore, ed è giusto che lasci io». La reazione di Marcon è gelida: «Li ringrazio per l'impegno profuso». Stop. Il sindaco ha serrato i ranghi di una maggioranza ora composta dal gruppo Lega, FdI, Forza Italia e dal consigliere indipendente Diego Giovine. Così oggi conta 13 voti su 24 in consiglio.

Le frecciate

Ma le cose devono ancora assestarsi. Nel famoso post del 24 giugno Marcon aveva puntato il dito contro "assessori che lavorano un paio d'ore alla settimana, senza scrupolo rispetto all'indennità che prendono". Guidolin non si è sentita chiamata in causa: «Assolutamente no: sul bilancio ho sempre rispettato tutte le scadenze». Ma il suo addio è al vetriolo. Entrata in consiglio nel 2015, a 23 anni, con il primo mandato Marcon, alle ultime elezioni del 2020 aveva ottenuto 162 preferenze (seconda della Lega) e poi era stata nominata assessore al bilancio e patrimonio.

Il rammarico

«Due situazioni diverse. Da un lato il bilancio, che ho sempre gestito puntualmente. Dall'altro lato il patrimonio, che si è rivelato ben più complesso nella sua eterogeneità di situazioni ricapitola nonostante ciò, grazie alla collaborazione con l'ufficio, abbiamo cercato di risolvere i nodi, come l'acquisto dell'archivio storico, fermo forse da troppo tempo. Forse il problema nasce proprio qui. Forse questa linea non piaceva a tutti? Forse si pensava di riuscire a indirizzarmi da una parte piuttosto che da un'altra? Non ho questa risposta».
«Ma una cosa è certa - continua - da giugno 2022 le cose sono cambiate e ho iniziato a percepire un atteggiamento di ostilità. Un susseguirsi di vicende quantomeno curiose, fino ad arrivare al momento in cui mi è stato chiesto di rimettere la delega al patrimonio. Per spirito di servizio ho accettato senza alimentare polemiche, pur se da quel momento il mio lavoro con il bilancio è stato condotto dietro le quinte, con il rammarico di aver perso il contatto con i miei concittadini che la delega al patrimonio mi garantiva». Chiude ringraziando non il sindaco in modo specifico ma tutti i colleghi di giunta, i consiglieri e il personale. «I miei valori rimarranno sempre vicini al partito al quale appartengo e mi renderò sempre disponibile per un futuro impegno per la mia città - conclude Guidolin - sono stati 8 anni bellissimi, anche se magari i primi cinque li ricordo più volentieri rispetto agli ultimi tre». 

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