Senza biglietto, giovane aggredisce tre controllori della Mom: denunciata

La straniera reagisce con schiaffi e pugni ai verificatori: in tre finiscono in ospedale. Il presidente Colladon: "Pronti a denunciare"

Lunedì 8 Gennaio 2024 di Valeria Lipparini
Senza biglietto, giovane aggredisce tre controllori della Mom: denunciata

TREVISO - Sale sul bus senza biglietto e dà in escandescenze appena viene scoperta dai controlli della Mom.

Ne nasce una colluttazione in quanto la giovane, di origini sudafricane, comincia a menare le mani tirando sberle e calci al personale dell’azienda trevigiana. E devono intervenire le forze dell’ordine per riportare la calma.


IL FATTO
Tutto si consuma nell’arco di pochi minuti, il giorno dell’Epifania. Sabato pomeriggio, infatti, alle 15 tra via Roma e viale fratelli Bandiera, a due passi dalla stazione di Treviso, salgono nel mezzo pubblico due donne controllori. La giovane sudafricana non gradisce e quando le chiedono di mostrare il titolo di viaggio regolarmente convalidato, comincia a inveire. E poi, in una frazione di secondo, passa alla violenza colpendo le povere malcapitate al viso e al corpo, cercando di graffiarle al volto e tirando ceffoni e anche qualche calcio. In soccorso, arriva anche un terzo collega, che viene picchiato pure lui. La scena viene ripresa dalle telecamere e l’azienda si appresta a fare denuncia. La giovane sudafricana, bloccata dai carabinieri e da una volante della polizia, viene portata in Questura e denunciata. Insieme a lei un’altra donna, che l’ha seguita per accertamenti sulla sua posizione.


IN OSPEDALE
I tre dipendenti di Mom sono ricorsi alle cure del pronto soccorso, dove sono stati giudicati guaribili in una decina di giorni per una serie di ferite. «È l’ennesimo episodio di aggressioni ai danni del personale Mom, una “piaga” più volte denunciata, con forti appelli ai vertici aziendali e alle istituzioni» fanno presente le organizzazioni sindacali. Mentre il presidente di Mom, Giacomo Colladon, è sfiduciato: «Purtroppo diciamo sempre le stesse cose, i nostri dipendenti continuano a essere dei bersagli. Non sappiamo più cosa fare: abbiamo le telecamere, il panic-button, tutti i dispositivi. Ma le aggressioni continuano. Abbiamo comunque registrato tutto e sporgeremo denuncia». E conclude: «Il concetto è sempre lo stesso. Chi vuole viaggiare in autobus o corriera deve pagare il biglietto. Non si può fare quello che si vuole. E fino a che ci sarò io le regole dovranno essere rispettate».

Ultimo aggiornamento: 16:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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