Autista della Mom aggredito. Giovane sale in corriera con un biglietto falso e picchia il controllore incitato da 30 coetanei

Domenica 12 Febbraio 2023
Aggressione all'autista della Mom

TREVISO - Sale in corriera e mostra all'autista un biglietto virtuale falso. Lui se ne accorge, gli chiede il documento d'identità per fare ulteriori verifiche e l'eventuale sanzione ma il giovane si ribella e lo aggredisce prendendolo a pugni e sberle

Il biglietto tarocco e l'aggressione all'autista

Attimi di paura ieri, 11 febbraio, attorno alle 18.30 nella stazione delle corriere Mom di Treviso, sul Lungosile Mattei. Il giovane era salito a bordo normalmente, sulla corriera 120 in direzione Vittorio Veneto. Aveva esibito il biglietto all'autista tramite il cellulare e alla contestazione del titolo di viaggio, ha iniziato prima ad alzare la voce e poi a picchiarlo con pugni e sberle al volto e alla testa dell'uomo. A spalleggiare il giovane in quell'escalation di violenza, una trentina di altri ragazzi. E, nel piazzale della stazione, a centinaia hanno visto la scena, qualcuno l'ha anche filmata con il proprio cellulare condividendola sui social

Gli autisti oggi

Autista e controllore, il ruolo di chi sta al volante delle corriere oggi è un "ibrido". Una volta che i passeggeri salgono a bordo, gli autisti devono verificare la presenza e poi anche la validità del titolo di viaggio dei passeggeri. E qualora sia necessario, possono anche chiedere un documento ai fini di verifica o per elevare una sanzione. Ci sono le macchinette dedicate alla convalida e alla lettura dei biglietti ma, non funzionano per quelli fatti tramite il cellulare che devono essere necessariamente controllati uno ad uno dagli autisti che, oltre a verificarne la presenza, devono anche assicurarsi che si tratti di titoli di viaggio idonei, reali e appartenenti a chi lo sta esibendo. Ed è proprio quello che l'autista del 120, ha fatto ieri con quel ragazzo: verificare se il suo titolo di viaggio fosse in regola. «Casi come questo si ripetono più volte, ormai troppo spesso - spiega Lorenzo Danieli del sindacato generale di base - Anche chiedere il biglietto ora è diventato un problema perché non puoi mai sapere come reagiscono.

Finché sono ragazzi da soli, si riesce in qualche modo a tenerli sotto controllo. Ma quando arrivano in gruppo a volte è impossibile gestire la situazione».  

I vertici Mom

«In merito ai recenti episodi di aggressione ai danni dei nostri lavoratori, ricordo che sono eventi che restano isolati e che renderemo sempre più marginali collaborando fattivamente. In tal senso, anche la cooperazione dei cittadini può fare molto - spiega Giacomo Colladon, presidente Mobilità di Marca - Nei prossimi giorni incontrerò comunque il Questore, ed anche il Prefetto è informato della situazione. Come azienda ci teniamo a sottolineare che abbiamo fatto notevoli sforzi per garantire la sicurezza a bordo, grazie a tecnologie come il Panic button e la video sorveglianza attivata anche tramite accordi di collaborazione con le forze dell’ordine. Continueremo a lavorare in questa direzione per salvaguardare sia i nostri lavoratori sia l’utenza che sceglie il trasporto pubblico locale».

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 14:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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