Rubati 30 quintali di rame alla Cartiera del Polesine, caccia al furgoncino fantasma

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Guido Fraccon
Rubati 30 quintali di rame alla Cartiera del Polesine, caccia al furgoncino fantasma

ADRIA - Predoni del rame in azione alle Cartiere del Polesine. Secondo i primi riscontri, le indagini sono affidate ai Carabinieri del Comando di Adria, dal colosso industriale di zona Aia a Cavanella Po sono stati asportati 30 quintali di oro rosso. Il furto dei cavi, che sarebbero serviti ad allacciare l’impianto delle Cartiere alla nuova centrale in fase di ultimazione, sarebbe stato commesso nel week-end tra il 7 e l’8 ottobre scorsi. Il condizionale in questo caso è d’obbligo, essendoci le indagini ancora in corso. Solo nella mattinata del 9 è avvenuta la scoperta. Sul posto sono intervenute pattuglie dell’Arma, da Adria e da Pettorazza Grimani. «Non sappiamo ancora esattamente cosa sia accaduto - commenta il presidente del consiglio di amministrazione di Cartiere del Polesine, Luciano Scantamburlo - ci potrebbe anche essere stata una falla nel nostro sistema di sorveglianza. Le telecamere hanno registrato l’ingresso in stabilimento di un furgoncino, ma i fotogrammi non sono così nitidi da risalire alla targa del mezzo, al numero delle persone coinvolte ed ai volti di chi ha compiuto materialmente il furto. Le immagini sono sfuocate, come se l’obiettivo fosse appannato: forse è stato manomesso. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri». Sul momento esatto del “colpo” nessuna conferma: «È accaduto l’altra settimana».

 “FALLA” NELLA SICUREZZA

Secondo i primi riscontri non ci sarebbe stata effrazione. «È vero. L’azienda sta lavorando a ciclo continuo, giorno e notte, ed il portone d’ingresso è spesso aperto. In questo periodo c’è un viavai continuo di uomini e mezzi sia per quanto riguarda la produzione che per quanto riguarda l’allestimento della nuova centrale. Non riesco a comprendere come sia potuta accadere una cosa del genere. Non capisco come nessuno si sia accorto di nulla. Chi ha colpito deve aver trovato una falla nel sistema e ne ha approfittato. Ora, per evitare questi spiacevoli episodi, chiuderemo i cancelli e assumeremo degli agenti di vigilanza privata». Si può stimare l’entità del danno? «Secondo le ultime stime siamo nell’ordine dei 120-130 mila euro. Hanno caricato sul furgone, andandosene poi indisturbati, delle grandi bobine di cavi di rame, ricoperti di plastica. I cavi avrebbero dovuto essere collegati nei prossimi giorni alla nuova centrale ad alta efficienza termoelettrica, in fase di ultimazione. L’impianto avrebbe dovuto essere collaudato e partire a fine mese. Inevitabilmente ci saranno dei ritardi che non sono al momento in grado di quantificare. Servirà almeno un altro mese, nelle migliore delle ipotesi. Altri cavi, già fissati, sono stati strappati via. Bisognerà valutare se sono stati prodotti danni alla centrale. Spero che l’operazione non slitti addirittura al 2024».

NUOVA CENTRALE

La nuova centrale della fabbrica è stata progettata per abbattere i costi dell’energia. «È un impianto di nuova generazione e ci permetterà di abbattere del 25-30 per cento i costi energetici» - indica Scantamburlo. Al progetto della nuova centrale è legato anche il meccanismo dei certificati, principale, recente strumento di promozione dell’efficienza energetica in Italia. Si dividono in verdi e bianchi”; questi ultimi sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi di incremento dell’efficienza energetica. 

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci