Ponte di Cavanella, via ai lavori di ricostruzione: sistemare la passerella costerà quasi 2 milioni

Domenica 1 Gennaio 2023 di Guido Fraccon
Ponte di Cavanella, via ai lavori di ricostruzione: l'operazione costerà quasi 2 milioni

ADRIA - Tra dieci mesi a Cavanella Po la viabilità tornerà regolare. Dieci giorni fa la ditta Granelli Salsomaggiore Terme (Pr) ha avviato i lavori sul ponte dell'idrovora. L'operazione, promossa dalla Provincia, prevede la demolizione e la ricostruzione del manufatto, attualmente interdetto al traffico, a servizio della sp 41, nel territorio di Adria. Si tratta di un passo importante non solo per i residenti di Adria e Loreo ma pure per la viabilità provinciale. L'importo complessivo dei lavori è di 1.225.598 euro, iva esclusa; tempo di esecuzione stimato 300 giorni. La ditta parmense ha presentato un'offerta di complessivi 1.495.229 euro, aumentabili fino a 1.732.400, per eventuali ed ulteriori opere d'adeguamento e miglioramento, nonché per opere di sicurezza e di sistemazione stradale. L'importo complessivo alla fine sfiora i 2 milioni di euro. La cifra è stata interamente finanziata dal Ministero dei Trasporti. L'attuale infrastruttura, di proprietà di palazzo Celio, è chiusa al traffico da maggio 2021, a causa dei danni subiti da alcuni pilastri provocati probabilmente da una manovra errata di un'imbarcazione.

Il progetto del nuovo ponte è stato redatto dallo studio di ingegneria Mirko Brancaleoni di Rovigo. Esso prevede la realizzazione di una campata unica in acciaio.


ALTRE OPERE
Per ridurre i disagi ai residenti e alla circolazione, palazzo Tassoni ha fatto asfaltare, con un impegno di 100mila euro, la cosiddetta strada bianca del Pastore, percorso alternativo che collega Cavanella Po con la Sp 41. L'intervento è finito nei giorni scorsi al centro di polemiche poichè a distanza di poco tempo il fondo risulta già dissestato.
Nel frattempo, grazie all'intesa tra Provincia e Infrastrutture Venete, si sono conclusi i lavori di riqualificazione dell'altra passerella di Cavanella, il ponte mobile dell'Articiocco, a cura della Celegato di Campagna Lupia (Ve). Si è trattato di un robusto intervento manutentivo sulle carpenterie e su alcune parti in calcestruzzo armato delle pile nonché su elementi di completamento: marciapiedi, giunti, caditoie, dispositivi antipiccione. Successivamente palazzo Celio, a proprie spese, si occuperà della riqualificazione del pacchetto stradale, della revisione dei marciapiedi e dei camminamenti delle rampe di accesso. Infrastrutture Venete ha deciso di cedere questo manufatto, collaudato nel 1984, dal momento che non necessita di essere movimentato ai fini della navigazione, trattandosi di fatto di una infrastruttura stradale.
 

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