Casa Serena, il sindaco Gaffeo allarga le braccia: «Non ci sono altri piani per l’Iras. Abbiamo fatto del nostro meglio»

La soluzione da alcuni proposta di chiudere la convenzione e dare i soldi «non è consentita»

Mercoledì 24 Maggio 2023 di Elisa Barion
La casa di riposo di San Bortolo a Rovigo

ROVIGO - «Ero pronto ad andare in consiglio comunale con una proposta di accordo di programma già lo scorso dicembre, ma siamo stati fermati con la motivazione che il testo non era condiviso. Ora, per quanto mi riguarda, si dovrebbe andare in aula con l’attuale proposta di accordo già deliberata dagli altri enti».
Sul caso Iras, il sindaco Edoardo Gaffeo allarga le braccia di fronte a quello che sembra essere un epilogo già scritto anche se di fatto, all’intera vicenda mancano ancora alcuni tasselli. Alla consistente mole di documenti e pareri tecnici che accompagnano la proposta di delibera e l’accordo di programma che traccia la strada del salvataggio dell’Iras e il futuro di Casa Serena, già trasmessa ai consiglieri comunali, si sono aggiunte le due relazioni elaborate dallo studio legale incaricato dall’amministrazione, «relazioni secretate» sottolinea Gaffeo, proprio come anticipato ai consiglieri lo scorso venerdì, quando la trasmissione della parziale documentazione era stata accompagnata dalla precisazione: «Verranno altresì trasmesse in modo personalizzato e non ostensibile due relazioni dello studio legale che supporta il Comune: una sulla proposta di delibera e proposta di accordo e relativo excursus, una sullo scenario dei contenziosi possibili».


DOCUMENTO ATTESO
Quello che fino a ieri mancava per chiudere il quadro documentale messo a disposizione dei consiglieri, è il parere dei revisori dei conti di Palazzo Nodari, fondamentale per far sì che il nodo Iras possa essere inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale. Acquisita la relazione dei revisori, la presidente del consiglio Nadia Romeo potrà convocare la conferenza dei capigruppo che a sua volta fisserà la data del consiglio. E a quel punto, la parola passerà ai consiglieri. «Vorrei che la proposta di accordo venisse portata in consiglio - commenta il sindaco - anche se sono consapevole che ci siano dei consiglieri che vorrebbero non fosse convocato».

Gaffeo si guarda bene dal fare nomi, per concentrarsi più che altro sul fatto che l’esito del voto sembra quasi scontato: con i pareri dei dirigenti e del segretario generale tutti negativi, viene facile pensare che l’aula respingerà l’accordo di programma. «Io ho fatto tutto quello che potevo - continua Gaffeo - però questo è il testo che ci è stato mandato dalla Regione, non possiamo fare diversamente». La riapertura della trattativa per arrivare a un’intesa non è una ipotesi percorribile «perché il testo dell’accordo di programma è già stato approvato dagli altri soggetti coinvolti» precisa il primo cittadino, facendo riferimento all’approvazione da parte della giunta regionale lo scorso 9 maggio e del vertice di Ater lo scorso 17 maggio. Dunque il testo dell’accordo non è più modificabile.


NESSUN PIANO B
Impensabile, secondo il sindaco, anche l’ipotesi di riavvolgere il nastro della trattativa degli ultimi 15 mesi per risolvere il nodo Iras attraverso un accordo che preveda lo scioglimento della convenzione a fronte del versamento da parte del Comune all’ente assistenziale di 3,2 milioni per gli ammortamenti degli interventi che ha effettuato su Casa Serena e con quest’ultima che piomba sulle spalle del Comune vuota e priva di servizi. «Abbiamo già detto che questo non si può fare - rimarca Gaffeo - a che titolo il Comune dovrebbe versare oltre 3 milioni all’Iras? È già stato chiarito che la convenzione non può essere sciolta in questo modo. Forse ci si dimentica che stiamo parlando di soldi pubblici e non si può farne ciò che si vuole».
A questo punto la domanda è inevitabile: qual è il piano B, nel caso l’accordo di programma fosse respinto dall’aula? Sul punto il sindaco conclude lapidario: «Non lo so. Finora abbiamo lavorato a un piano ambizioso, facendo del nostro meglio. Per il resto, vedremo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci