Comune e Iras vicini a concludere la trattativa per salvare la casa di riposo, ipotesi di chiusura a maggio

Sabato 22 Aprile 2023 di Elisa Barion
Casa Serena è il fulcro dell'operazione di salvataggio dell'Iras

ROVIGO - La strada verso la svolta sul caso Iras pare di nuovo in discesa. Dopo mesi di lunghe trattative, approfondimenti, modifiche e anche qualche rimpallo, la soluzione ora dovrebbe essere vicina: entro maggio la proposta di accordo di programma che traccia la strada per la salvezza dell’Iras e scrive una nuova pagina per Casa Serena dovrebbe approdare in consiglio comunale per essere approvata. Dopo questo passaggio, il sindaco Edoardo Gaffeo, l’assessore regionale Manuela Lanzarin, la commissaria straordinaria di Iras Tiziana Stella e i rappresentanti degli altri enti coinvolti, ossia Ater e Ulss 5, potranno sottoscriverlo, così che si possa procedere allo scioglimento della convenzione su Casa Serena che lega Comune e Iras.

LA RIUNIONE
Il condizionale è sempre d’obbligo, visto che la questione più d’una volta ha presentato colpi di scena che hanno cambiato la prospettiva verso una soluzione che sembrava a portata di mano e invece si è allontanata. Tuttavia il vertice, molto affollato, che si è tenuto ieri mattina nella sala consiliare di Palazzo Nodari, ha restituito un quadro che sia dal punto di vista politico che sotto il profilo tecnico, apre a un cauto ottimismo.
È quello espresso, a margine della riunione, dal sindaco Edoardo Gaffeo, pochi minuti dopo aver congedato il gran numero di tecnici presenti e mentre questi, insieme alla commissaria Stella, si allontanavano sfilando uno a uno all’uscita della sala consiliare. «L’incontro è stato tecnico, sicuramente positivo - ha commentato il sindaco - abbiamo analizzato nel dettaglio i contenuti del piano di risanamento dell’Iras che il commissario ha predisposto. Erano presenti numerose figure tecnico-professionali a supporto della discussione che c’è stata. Abbiamo stabilito una sorta di roadmap che ci siamo presi l’impegno di rispettare. Sono molto soddisfatto e continuo, come sono sempre stato, a essere ottimista sulla possibilità di chiusura dell’operazione».
Di dettagli il sindaco ne fornisce pochi, «perché ritengo doveroso informare prima di tutto i consiglieri comunali», comunque le cifre contenute nella proposta di accordo sono, in linea di massima, tutte confermate: dai 3.127.000 euro che il Comune verserà in via transattiva per lo scioglimento consensuale della convenzione che affidava la gestione di Casa Serena all’Iras in cambio delle spese di manutenzione, a 1.450.000 euro fissati come prezzo di compravendita affinché l’Ater diventi proprietario di una porzione di Casa Serena, passando per tutte le altre.

Sul tavolo, a questo punto, ci sono i dettagli più di tipo tecnico che di sostanza ai quali, tuttavia, «è necessario porre la massima attenzione - aggiunge Gaffeo - viste le cifre in ballo».

LA DELIBERA
Uno di questi dettagli, tra quelli non trascurabili, riguarda il fatto che il consiglio regionale, il prossimo 3 maggio, sarà chiamato ad approvare la legge regionale che modifica la destinazione d’uso degli edifici ex Onpi, che sono tre in tutto il Veneto, uno dei quali è Casa Serena. Il provvedimento è sì una condizione fondamentale affinché l’accordo vada in porto, ma arriva in tempi eccezionalmente brevi e con un passaggio in più rispetto al previsto. Perché sulla modifica del vincolo di destinazione d’uso sarà comunque la giunta regionale a dire l’ultima parola attraverso un ulteriore passaggio in cui riconosce «comprovati motivi di interesse pubblico» sulla base dei quali concedere la deroga. Ed è proprio di questo ulteriore passaggio che il testo definitivo dell’accordo di programma dovrà tenere conto. Nulla di dirimente, sia chiaro, ma precisazioni doverose data la complessità dell’operazione e il suo peso in termini economici.

Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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