ROVIGO - Un passo in avanti sul fronte dell’accordo che dovrebbe tracciare la strada per la salvezza dell’Iras e scrivere una nuova pagina per Casa Serena.
L’ESAME VENEZIANO
Con la proposta uscita dall’ultimo vertice di Palazzo Nodari nelle mani della Regione, la palla passa ora a Venezia. La Regione, infatti, insieme ai propri tecnici dovrà compiere una revisione totale del testo e solo una volta compiuto questo passaggio, salvo ulteriori modifiche, il testo potrà approdare in consiglio comunale. Difficile che questo avvenga, attraverso lo strumento della modifica urgente dell’ordine del giorno, già in occasione della seduta convocata per il prossimo 28 marzo. Anche perché è ragionevole pensare che la Regione impiegherà qualche giorno per rivedere integralmente il testo e l’inserimento di un nuovo punto nell’ordine del giorno dell’aula, con carattere d’urgenza, deve avvenire almeno 24 ore prima della seduta stessa.
Inoltre, questo scenario non tiene conto di eventuali nuove modifiche che la Regione potrebbe voler apportare alla proposta. Perché, in questo caso, i tempi si allungherebbero ulteriormente. D’altra parte, come ribadito da Gaffeo nei giorni scorsi, la partita che Regione, Iras e Comune stanno disputando insieme ad Ater e Ulss 5, è milionaria. Milionaria prima di tutto per Palazzo Nodari, che se l’accordo andrà in porto, oltre a dover erogare 3.127.000 euro all’Iras in via transattiva per lo scioglimento consensuale della convenzione che affidava la gestione di Casa Serena alla stessa Iras in cambio delle spese di manutenzione, dovrà fronteggiare l’importante restauro dell’immobile di Casa Serena, il cui importo è stimato in oltre 15 milioni: una cifra capace di tenere in scacco l’intero bilancio dell’ente.
Su questo Gaffeo chiarisce che non è necessario accantonare tutta e subito la cifra per intero. «Noi definiamo le somme sulle quale ci prendiamo degli impegni nell’ambito dell’accordo - precisa - il resto verrà dopo. Nel momento in cui andiamo in consiglio comunale con l’accordo di programma ci deve essere la certezza, anche in termini finanziari, di quello che viene fatto subito. Perciò l’ordine di grandezza degli accantonamenti è più basso».
Le prossime ore, comunque, saranno decisive per capire se la Regione accetterà in pieno la proposta del Comune o se serviranno altri giorni di trattative per trovare un’intesa condivisa prima della firma. Firma che in qualsiasi caso, arriverà solo dopo che il consiglio comunale avrà approvato la proposta, con la prospettiva che possa anche essere convocata una seduta monotematica dedicata solo a questo tema.
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