Maltempo, cresce ancora la conta dei danni: le stime superano i 350 milioni euro

Rispetto alla prima indicazione più che raddoppiata la cifra. Ieri la visita della sottosegretaria Savino. «Solo a Mortegliano ci sono oltre 70 milioni»

Martedì 1 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Maltempo, cresce ancora la conta dei danni: le stime superano i 350 milioni euro

Lievitano i danni del maltempo sul territorio della regione. La prima ipotesi, infatti, per sistemare il disastro causato dalle tre ondate di tempesta che si sono alzate nei giorni scorsi si aggirava intorno ai 120 - 140 milioni di euro.

In realtà la cifra sarà quasi certamente più alta. A spiegarlo, pur senza indicare numeri precisi, il sottosegretario Sandra Savino che ieri, in qualità di componente dell’esecutivo nazionale, ha fatto un giro nei luoghi più colpiti del territorio. Ebbene, un numero indicativo che è emerso è quello legato alla sola area di Mortegliano, una delle più colpite. Ebbene, la sottosegretaria che è anche coordinatrice regionale di Fi, ha spiegato che la sola Mortegliano è esposta a danni che si aggirano intorno ai 70 - 80 milioni. A questi si devono aggiungere i danni alle strutture delle imprese, a quelli delle aziende agricole, i privati e gli edifici pubblici delle altre realtà colpite da vento e grandine. In più c’è il segnale di allarme dell’agricoltura che ha già spiegato che circa il 70 per cento di alcune colture è andato distrutto. Una cifra? Impossibile farla nel dettaglio, ma le associazioni di categoria parlano di oltre 350 milioni di euro. 


LA VISITA
Il quadro estremamente critico, quasi drammatico, lo ha tratteggiato ieri mattina il sottosegretario al Ministero per la Finanze con delega ai rapporti con il territorio, Sandra Savino. Insieme a lei consiglieri regionali, sindaci, imprenditori e presidenti di categoria. «Nella sola Mortegliano - ha fatto presente la Savino - si stimano danni per 15 milioni agli edifici pubblici, almeno 50 milioni alle abitazioni private, cui si aggiungono i danni alle aziende. Il 95% delle case ha riportato danni, spesso molto gravi. A questo punto - è andata avanti - dobbiamo lavorare su due binari paralleli: garantire risorse adeguate e assicurare tempi rapidi nell’erogazione dei fondi. Servono risorse straordinarie e servono, soprattutto, tempi veloci nell’erogazione. Il Governo valuterà la perimetrazione dei siti bersagliati da grandine, pioggia e vento in Friuli Venezia Giulia inoltrata dalla Protezione Civile, che si è mossa con grande solerzia. Capiamo le esigenze di famiglie, imprenditori, agricoltori e allevatori - ha spiegato - e ci muoveremo per dare loro una risposta».


PRATICHE BUROCRAZIA
«Ci sono categorie, come l’agricoltura, già martoriata dalla siccità e dalla cimice asiatica che non possono essere sono essere soffocate dalla burocrazia e devono avere aiuti veri e veloci». La Regione, in attesa dello stato di emergenza del Governo, già con la manovra di assestamento di bilancio ha staccato subito un assegno da 80 milioni, prima 50 a cui si sono poi aggiunti ulteriori 30 per ristorare almeno parzialmente i territori massacrati dal maltempo. Dopo Mortegliano il sottosegretario Sandra Savino ha fatto tappa a Codroipo, incontrando il sindaco Guido Nardini e una delegazione della giunta. Nardini ha spiegato che la quantificazione dei danni è ancora in corso. L’importo sarà comunicato alla Regione entro il 4 agosto. A destare preoccupazione soprattutto le conseguenze riportate dall’agricoltura e dall’allevamento. A questo proposito sono rimasti praticamente senza struttura e cibo un allevamento che conta 550 bovini, un altro con migliaia di suini e un terzo con oltre 100mila polli. Ma sono solo i più grandi.

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LA VERA STIMA
Già oggi, in ogni caso, sul fronte della stima dei danni se ne potrà sapere qualche cosa in più. Tra gli obiettivi dell’incontro, infatti, c’è una stima più precisa dei danni e soprattutto riuscire a concordare misure più efficaci per dare risposte rapide e esaustive alle imprese duramente colpite. Ad incontrarsi gli assessori alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, e quello alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. Con loro ci saranno i rappresentanti delle categorie economiche regionali. «Ora - hanno spiegato i due esponenti della giunta Fedriga - si tratta di individuare la modalità più rapida ed efficace per la messa a terra subito dei 50 milioni già stanziati dalla Regione. L’incontro di oggi con le categorie - hanno concluso - servirà a fare il punto sulle criticità più urgenti e concordare le strategie da mettere in campo, per permettere al tessuto produttivo regionale di ripartire, mantenendo i livelli di produzione e quelli di occupazione».

Ultimo aggiornamento: 12:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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