Cresce la task force della solidarietà: uno "stormo" di droni per documentare gratis i danni

Sempre più persone si mettono a disposizione di tutti per verificare gli effetti sulle coperture delle abitazioni private

Domenica 30 Luglio 2023 di Denis De Mauro
Maltempo, cresce la task force della solidarietà: uno "stormo" di droni per documentare gratis i danni

Iniziata come slancio personale, sta diventando una vera e propria task force della solidarietà il gruppo di volenterosi che, dotati ognuno di un drone e relativo patentino, si sono messi a disposizione dei sacilesi (e non solo) che abbiano subito danni ai tetti delle loro abitazioni in seguito alla recente ondata di maltempo di inizio settimana. Come raccomanda infatti il Comune, per sperare di ottenere un qualche aiuto economico futuro dalla Regione o dallo Stato servirà poter documentare bene i danni subiti.

Quando si tratta di tegole e tetti, cosa meglio di un piccolo velivolo capace di scattare foto e girare filmati? 


Il quadro

A farsi avanti sui social ecco allora la trentenne Chiara Feltrin che da un annetto sta cercando di cambiare la sua vita e fare di fotografia e video una nuova carriera. Quando ha letto degli ingenti danni provocati a molti dalla grandine si è offerta gratuitamente con il suo drone per le ispezioni dei tetti danneggiati. «Certo non mi aspettavo una simile mole di richieste: un centinaio circa dal sacilese, soprattutto dalle zone di Cavolano e San Giovanni di Livenza, ma poi anche dal vicino trevigiano, da Orsago a Francenigo, un’altra 70ina di chiamate in tutto». In attesa di fare la videomaker come mestiere, questa generosa giovane di sera fa la barista e rincasa ben oltre l’una di notte. «Di conseguenza le ispezioni le concentro nel pomeriggio: raggruppo tutte quelle della stessa zona così da razionalizzare l’intervento». Come altri che compongono questa squadra dal cuore d’oro, anche lei opera del tutto gratuitamente. Racconta Daniela, che è stata qui a Sacile tra le prime a chiamarla «È stata molto precisa e non ha voluto nulla. Dopo molta insistenza sono riuscita solo ad offrirle un bicchiere di Prosecco. Molti mi offrono qualcosa come rimborso per la benzina, ma onestamente non credo giusto domandare nulla a chi ha subito dei danni così ingenti. Ho visto persone piangere guardando quello che avevano perso, quindi no, il mio è volontariato». Chiara ha il patentino per guidare il suo drone DJI mini2: al ritmo di circa venti ispezioni al giorno ha l’agenda piena fino a mercoledì compreso e ancora qualcuno dei molti richiedenti a cui rispondere. In suo aiuto opera anche un altra persona che crede “Non sia proprio il caso di lucrare sulle disgrazie altrui, lo facciamo per la popolazione”: è Rossano Mendola, militare di carriera di stanza alla caserma di Sacile. Anche lui ha raccolto il suo patentino ed il drone DJI 3 pro e si è messo a fare ispezioni aeree gratuite. 


Le storie

«Anche io e mia moglie abbiamo subito seri danni sia alla casa che all’automobile e aiutiamo così come siamo aiutati» spiega. Quando esce dal servizio si cambia e se ne va a dare una mano con il suo piccolo velivolo. «A noi si è unito anche Paolo, un ragazzo di Porcia, ma avremmo gran bisogno di qualcuno che sia della costa perché la voce si è sparsa e cominciano ad arrivarci richieste anche da Portogruaro e Caorle, zone un po’ distanti per noi». Il purliliese che si è unito al gruppo è Paolo Dotta che con il maltempo ci ha rimesso il tetto di casa, il garage e il più costoso dei suoi due droni, finito sepolto sotto la rimessa collassata. Volontario della Croce Rossa, l’aiutare ce l’ha evidentemente nel sangue ed ha aderito a quella che ormai è una vera e propria squadra di soccorso. «Da un gruppo social pordenonese, dopo che avevo pubblicato la mia offerta di aiuto gratuito, sono stato addirittura cancellato», racconta il 23enne. «Evidentemente diamo fastidio a qualcuno». C’è chi quel servizio di ispezione aerea lo fa di mestiere. «Ho visto richieste che vanno dai 65 ai 100 euro. Un’ispezione di solito dura venti minuti, mezz’ora se le cose sono complicate», legittimo, se lo fai di mestiere, ma loro, la task force della solidarietà, preferiscono considerarlo un aiuto disinteressato.

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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