La frana di Clauzetto torna a "camminare". L'allarme dei geologi: «Il fronte si è mosso di 41 centimetri»

La forte pioggia di Pasqua e Pasquetta ha causato un ulteriore movimento

Giovedì 4 Aprile 2024 di Marco Agrusti
La frana di Clauzetto torna a "camminare". L'allarme dei geologi: «Il fronte si è mosso di 41 centimetri»

La frana di Clauzetto, che si è staccata dal costone della montagna durante l’ondata di maltempo dello scorso autunno, è tornata a muoversi. Colpa della pioggia che tra Pasqua e Pasquetta non ha lasciato tregua soprattutto alla pedemontana e alla fascia collinare della provincia di Pordenone. E non si è trattato nemmeno di un movimento di pochissimo conto, dal momento che i geologi incaricati di effettuare i rilievi in loco hanno testimoniato uno spostamento del fronte franoso di 41 centimetri


COSA SUCCEDE

È ovvio che il nemico pubblico della frana che ha costretto le autorità a chiudere la principale strada di accesso a Clauzetto si chiama pioggia. «Per questo - ha spiegato ieri il sindaco del paese, Giuliano Cescutti - adesso possiamo solamente confidare nell’arrivo di una stagione più stabile, con meno precipitazioni». Gli effetti dell’ondata di maltempo di Pasqua e Pasquetta, però, si sono fatti sentire. La strada verso Clauzetto è stata riaperta quando è terminata l’allerta gialla emanata dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Ma i sensori, fatti installare proprio per permettere la chiusura dell’arteria in caso di condizioni reputate pericolose per le persone e per le infrastrutture, hanno fatto per la prima volta il loro lavoro, permettendo alle autorità di mettere nero su bianco l’ulteriore movimento della frana. «Uno spostamento di 41 centimetri - ha certificato ieri mattina il sindaco di Clauzetto, Giuliano Cescutti -.

Ce lo hanno confermato i geologi a valle di un sopralluogo sul posto». Non un movimento tale da riportare l’allarme ai massimi livelli, ma una conferma relativa all’effetto della pioggia sullo smottamento ancora attivo. 


LE CAUTELE

La strada per ora rimane aperta di giorno. Si chiude tutte le volte che le condizioni climatiche volgono al peggio, esattamente com’è successo in concomitanza di Pasqua e Pasquetta, quando la perturbazione ha portato acqua in abbondanza su tutto il Friuli Venezia Giulia. Dopo la rilevazione dei dati generati dai sensori installati sul corpo della frana, i dispositivi sono stati nuovamente ri-tarati dai geologi del servizio regionale. Sempre nei giorni di Pasqua e Pasquetta, poi, è sceso dell’altro materiale dal costone di Clauzetto, che però si è riversato correttamente nel cosiddetto tombotto. «Tombotto che ora puliremo - ha spiegato Cescutti - in attesa di un lavoro più a lungo termine per la riapertura totale della strada». 
Lo status quo prevede lo stop al transito nelle ore notturne, durante le quali si dovrà continuare a percorrere le previste viabilità alternative. «Le limitazioni - aveva spiegato l’assessore Amirante - sono dovute al fatto che la frana, che ricomprende un volume di oltre 300 mila metri cubi di terreno, è ancora in lento e continuo movimento». Amirante aveva annunciato, inoltre, l'avvio di progettazioni volte a cercare una soluzione di lungo periodo rispetto alla provinciale 22 per Clauzetto. «Abbiamo previsto lo stanziamento di 600 mila euro in via d'urgenza a favore di Edr Pordenone per la progettazione e l'avvio dei lavori anche per la risoluzione di una seconda frana, in posizione più alta e sempre lungo la provinciale 22, ma in direzione Vito d'Asio. Un intervento indispensabile per garantire la sicurezza del tratto stradale che consente di accedere a Clauzetto. Lo stanziamento, allo stesso tempo, è necessario per avviare la progettazione di un intervento di viabilità alternativa che allontani la carreggiata dalla frana 'bassa', cioè quella che si è verificata alla fine dell'anno scorso, per poter così individuare una soluzione che consenta di mettere in sicurezza la circolazione in maniera stabile e definitiva».

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci