PADOVA - Delli Carri evita la sconfitta al fotofinish, ma il Padova esce tra il malumore generale per un pari che delude. Doveva vincere il biancoscudo nel derby del Nordest con la Triestina per rilanciare con decisione le proprie ambizioni di play off, traguardo indicato dal patron Oughourlian. Invece rimedia in extremis a un ko che stava maturando in virtù del vantaggio alabardato di Masi dopo il quale la squadra ha palesato tutte le difficoltà del momento. In classifica il biancoscudo è 11., posizione che garantirebbe la partecipazione agli spareggi promozione considerata la finale di Coppa Italia di C tra Vicenza e Juventus Next Gen che libera un posto in più, ma serve un deciso cambio di rotta per risalire la classifica almeno di qualche posizione.
SI METTE MALE
É anche generosa la partenza dei biancoscudati che per almeno una ventina di minuti si fanno preferire agli alabardati creando però sola una volta i presupposti buoni davanti alla porta. Bortolussi apre con una girata per Cannavò che rientra in area sul destro liberandosi di Malomo, ma la sua conclusione da posizione vantaggiosa è alzata sopra la traversa da Matosevic. Pur primeggiando nel possesso palla la manovra non decolla tra le fitte maglie avversarie, così in più di un'occasione si cerca la sventagliata lunga, soprattutto Valentini per Liguori, che non porta agli esiti sperati. Dopo l'interruzione del gioco per alcuni minuti a causa di un infortunio a Malomo che rimedia un colpo aereo da Cannavò (ammonito) e deve abbandonare la contesa, alla ripresa il Padova si smarrisce finendo per andare sotto. Angolo di Celeghini, Ciofani spizza di testa anticipando Vasic con palla che arriva sul secondo palo a Masi per il quale è un gioco da ragazzi buttarla dentro. Il biancoscudo marca a zona sulle palle inattive e quella porzione dell'area era di competenza di Belli, l'uomo più vicino a Masi. Come una settimana fa a Verona la squadra si fa sorprendere su un corner. Da qui all'intervallo Valentini e compagni accusano il colpo senza riuscire a produrre una benché minima reazione. L'unico sussulto è nel primo minuto del recupero: punizione al limite dell'area di Liguori che cerca lo schema per liberare al tiro Vasic nel cuore dell'area, ma il tentativo è poca cosa. E quando l'arbitro manda tutti negli spogliatoi parte una bordata di fischi all'indirizzo dei giocatori, invitati dagli ultras a tirare fuori gli attributi.
AL FOTOFINISH
Al ritorno in campo manca il giusto mordente per andare a riprenderla e dopo quasi un quarto d'ora di nulla Torrente si gioca il primo slot gettando nella mischia Cretella (fuori Belli) e Russini (Cannavò).
E a fine gara gli ultras richiamano la squadra che si stava dirigendo in spogliatoio intonando "Meritiamo di più".