Parcheggio più grande nell'ex ospedale: «Più sicurezza in attesa dell'asta»

Domenica 2 Giugno 2019 di Elisio Trevisan
L'area dell'ex ospedale Umberto I di Mestre
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Altri cento posti in più al parcheggio dell’ex Umberto I. Il sindaco Luigi Brugnaro, tra le righe, aveva parlato del “buco nero” l’altro giorno quando ha partecipato alla presentazione del Distretto del commercio del cuore di Mestre, il “Mestre Shopping Disctrict” che, con il logo “Fai Centro!” sormontato dal disegno della Torre Civica, vuole unire tutti i commercianti e fare squadra per battere gli outlet e i centri commerciali che assediano Mestre sul loro stesso terreno: offrendo quindi sicurezza, comodità di accesso, viabilità senza Ztl e parcheggi.  Proprio sulla questione parcheggi aveva detto che «se potessi ingrandirei ancora il parcheggio dell’ex Umberto I, in teoria non possiamo perché rischiamo l’accusa di spreco di denaro pubblico dato che è un’area privata ma non è detta l’ultima parola, noi ci proviamo».
IL CONFRONTO E, in effetti, ha già avviato un confronto con il curatore del fallimento di Dng, la proprietà dei 6 ettari dell’ex Umberto I, anche perché è inutile parlare di Distretto del Commercio se una delle entrate passa attraverso un’area degradata e respingente. E, considerato pure il fatto che l’ennesima trattativa è andata a vuoto dato che il Tribunale non ha omologato il concordato fallimentare proposto da Dream HouseMestre Srl di Martellago cui fanno capo gli immobiliaristi Fabio Pesce e Flavio Campagnaro (quest’ultimo noto per essere uno degli operatori del Mercato ortofrutticolo), ora c’è il tempo per affrontare le varie problematiche perché l’alternativa, a questo punto, è solo l’asta. Potrebbe anche essere che al primo bando si presentino gruppi privati che si aggiudicano tutta l’area ma le altre esperienze in centro invitano ad essere molto prudenti: la Torre San Lorenzo del fallimento Nova Marghera in via Pio X, ad esempio, è già andata all’asta più di una volta ed è ancora lì abbandonata, e lo stesso vale per l’alveare costruito all’incrocio tra via Sansovino e viale San Marco.
Il ragionamento del sindaco è semplice: è vero che è una faccenda tra privati, uno fallito e quelli che eventualmente gli subentreranno, ma l’Amministrazione veneziana ha precise responsabilità sulla tutela del suo territorio, del decoro, della mobilità. Per cui al curatore il primo cittadino va a dire che, fino a quando non ci sarà un atto di compravendita, quei 6 ettari non possono restare così abbandonati a se stessi e preda del degrado, di spacciatori e sbandati. Ormai sono troppi anni che la situazione è quella, e non è accettabile a pochi metri da piazza Ferretto. 
Così’ l’idea, dopo aver già potuto allargare a ottobre 2016 il parcheggio di circa 150 posti sul versante del piazzale Candiani, che ci sono aggiunti ai primi 348 realizzati da Avm grazie alla convenzione col privato, ora il sindaco punta ad un altro centinaio di posti da ricavare nell’area a fianco del vecchio ingresso dell’ospedale civile a fianco della grande vasca abbandonata. 
IL PROGETTO In tal modo si potrebbe anche mettere in sicurezza quella vasca, evitando che d’estate sia il solito allevamento di zanzare, pantegane e odori. E, sempre nell’ambito delle trattative col curatore, e senza apportare modifiche che nuocciano agli esiti delle prossime aste, l’idea di Brugnaro è di procedere comunque con una riqualificazione dell’area in modo da renderla piacevole al passaggio e più sicura: e quindi sistemare le bruttissime barriere in legno lungo via Antonio Da Mestre, sistemare appunto la vasca e via di seguito.
«Dal punto di vista patrimoniale non posso che esprimere soddisfazione per l’iniziativa - commenta l’assessore alla gestione del Patrimonio Renato Boraso -. E assieme ai tecnici siamo a piena disposizione per ogni necessaria azione che possa trasformare quel “buco nero” del cuore cittadino in un’area dignitosa e sicura».
Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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