Casellati a Venezia: «Ora bisogna finire il Mose». Maree, domani nuovo picco

Sabato 16 Novembre 2019
Casellati a Venezia: «Ora bisogna finire il Mose». Maree, domani nuovo picco
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VENEZIA - Questa mattina, e anche ieri sera a mezzanotte l'alta marea a Venezia ha toccato i 115-120  centimetri, un livello classificato come molto sostenuto, ma non eccezionale. Quindi oggi è una giornata di tregua per la città anche se restano paralizzate molte attività e le scuole sono chiuse. Un nuovo allarme è previsto, invece, per domani mattina (domenica 17 novembre): il picco pericoloso viene annunciato per le 12.30, il Centro previsioni delle marea evidenzia infatti un livello di 160 centimetri

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A causa delle previsioni di acqua alta eccezionale diramate per la mattinata di domani nella basilica di San Marco  saranno celebrate le Messe domenicali delle ore 7, 8, 9 e 18.45 mentre saranno certamente sospese quelle fissate alle ore 10.30 e alle 12.  In tale situazione di emergenza anche in altre chiese veneziane gli orari delle Messe domenicali subiranno variazioni - con alcune celebrazioni che dovranno essere necessariamente sospese - e si invitano, pertanto, i fedeli a verificare nelle parrocchie e chiese di riferimento l’effettiva celebrazione della Messa nell’orario ordinariamente previsto. Vista l'allerta domani saranno chiusi anche Musei Civici di Venezia con
l'esclusione del Museo Correr, che seguirà i normali orari d'apertura. Intanto per oggi in Veneto l'allerta è stata declassata da rossa ad arancione: «In relazione al bollettino di criticità emesso nella giornata di ieri, la regione Veneto ha declassato per oggi il livello di allerta per rischio idraulico da rossa ad arancione» dice una nota della Protezione civile.

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«Venezia supererà anche questa. Come un atleta che subisce un grave infortunio e poi si rialza». C'è commozione e solidarietà, ma anche speranza, nella parole di Gianluca Vialli, capodelegazione della Nazionale di calcio, che oggi ha fatto una visita nel centro della città e a Piazza San Marco con il presidente della Figc Gabriele Gravina, e il portiere della nazionale Gigi Donnarumma. «Venezia è una città ferita, ma è forte oltre ad essere stupenda, e ha dimostrato un grande carattere e una capacità di rialzarsi straordinaria» ha aggiunto Gravina, «la nostra presenza con tutta la Nazionale è un messaggio di affetto e testimonianza alla città -ha aggiunto il n.1 della Federcalcio- ai suoi cittadini e a coloro che si stanno adoperando per riportare questa tragica situazione alla normalità.

Vogliamo lasciare qualcosa di concreto, parlerò con il sindaco per una nostra iniziativa». La delegazione azzurra. le calosce ai piedi e l'acqua alle caviglie, ha fatto visita alla piazza colpita dall'acqua alta eccezionale, e si è recata presso alcuni negozi storici ancora allagati, fermandosi a parlare con i titolari, e con gli uomini della polizia locale, della protezione civile e con i carabinieri impegnati nelle operazioni di soccorso.


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LA PRESIDENTE CASELLATI
Questa mattina è arrivata a Venezia anche la presidente del senato Casellati. «Adesso è il momento del fare e se il Mose, come sembra, serve a qualcosa per evitare i disastri che ci sono stati occorre finirlo e occorrerebbe anche che una volta passata l'emergenza non si spengano le luci su Venezia». Così il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a margine di un incontro al Comando dei vigili di Venezia, per fare il punto della situazione dopo il disastro causato dal l'eccezionale alta marea in città, presenti il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco lagunare, Luigi Brugnaro. Per la seconda carica dello Stato, « Venezia ha bisogno di attenzione e oggi siamo appunto in un momento di grave emergenza i cui danni alle persone, all'economia, abbiamo visto. Abbiamo il dovere il dovere di preservare questo patrimonio dell'Umanita - ha aggiunto - è che fino ad oggi è stata in pericolo costante». «Ora bisogna - ha sottolineato - mettere in atto tutte quelle misure che possono servire perché non succeda più quello che abbiamo visto». Per Casellati non c'è dubbio che debba essere «rifinanziata la legge speciale per Venezia». La presidente Casellati si è recata al conservatorio Benedetto Marcello tra gli studenti e i volontari che stanno sistemando gli spartiti rovinati dall’acqua alta. 

MINISTRO LAMORGESE
«In questo momento non c'è bisogno di polemiche, di fronte ad una situazione del genere devono sparire le differenze politiche e ci deve essere solo l'interesse per Venezia». Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese arrivata in città per un sopralluogo e per incontrare le forze di polizia e i vigili del fuoco. « Venezia è una città ferita - ha aggiunto il ministro - ci sono state maree per un periodo troppo lungo perché non lascino danni. E dunque i 20 milioni che abbiamo stanziato in Cdm sono solo per i primi interventi di emergenza, poi ci saranno risorse ulteriori nel momento in cui verrà fatta la quantificazione dei danni, a partire dai beni artistici e culturali. Dobbiamo fare di tutto per salvaguardare Venezia con risorse e professionalità adeguate». La titolare del Viminale, accompagnata dal viceministro dell'Interno Matteo Mauri, dal questore Maurizio Masciopinto e dal capo dei vigili del fuoco Fabio Dattilo, ha poi sottolineato che «c'è bisogno di un impegno italiano» ma essendo Venezia un «patrimonio del mondo, occorrono interventi e un'attenzione particolare da parte di tutti» i Paesi.


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BRUGNARO HA 40 GIORNI PER REDIGERE UN PIANO DI INTERVENTI
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, commissario delegato alla gestione dell'emergenza per l'acqua alta del 12 novembre, dovrà redigere entro 40 giorni un primo piano di interventi che si aggiungeranno a quelli di soccorso ed emergenza. Lo prevede l'Ordinanza firmata oggi dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Il Governo con la decretazione dello stato d'emergenza ha già stanziato 20 milioni di euro, cifra che servirà anche per il ripristino dei servizi fondamentali cittadini. A breve sarà approntata dal Comune la modulistica per segnalare le conseguenze di maggiore entità, che saranno oggetto di una seconda fase di analisi. L'ordinanza prevede anche la possibilità di realizzare interventi in deroga al Codice dei contratti pubblici e garantisce l'attivazione del numero solidale di raccolta fondi 45500: ogni cittadino in questo modo avrà la possibilità di donare 2 euro, attraverso un sms, alla Città di Venezia, andando a formare un fondo che sarà poi gestito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile per interventi, che saranno indicati dal commissario delegato, di particolare valore per la collettività.


LO STRISCIONE
«Da Venezia a Matera, basta passerelle elettorali». É  lo striscione che alcuni attivisti hanno posizionato sopra il ponte di Rialto, uno dei ponti più famosi di Venezia. «Uniti contro i cambiamenti climatici, è tempo di agire» hanno scritto ancora gli attivisti che fanno riferimento al movimento 'Fridays for future' di Greta Thumberg. Mestre una manifestazione di protesta è stata inscenata da un piccolo gruppo di persone - una quindicina - stamane in piazzale Roma all'arrivo del presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, in città per incontrare con il ministro Luciana Lamorgese le autorità locali, dopo la mareggiata di martedì. La contestazione, pacifica, è finita dopo 5 minuti, senza che fosse necessario l'intervento delle forze dell'ordine. "Vent'anni di Lega, Venezia annega, vent'anni di Lega, basta ipocrisia, andate via" hanno scandito i contestatori, attrezzati con un pala e gli stivali da acqua alta.


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LA FOTO SIMBOLO
Un giovane elettricista di Peschiera del Garda (Verona), di origine veneziana, crolla esausto sul treno che lo riporta a casa dopo essersi messo a disposizione gratuitamente per i cittadini in difficoltà per l'acqua alta. La fotografia è stata diffusa sui social da un passeggero, Giampaolo Zambon, che lo ringrazia e gli augura buon riposo. Il ritratto è stato ripreso anche dal presidente del veneto, Luca Zaia. «Il Veneto, i veneti - commenta - sono questi. Onore a te, e grazie di tutto cuore».


LA CITTA' RINNOVA IL VOTO ALLA MADONNA DELLA SALUTE - IL PELLEGRINAGGIO
Stremata, flagellata dall'emergenza acqua alta, Venezia rivive giusto in questi giorni l'appuntamento annuale della Madonna della Salute, festività con cui la città lagunare rinnova il 21 novembre l'antichissimo «voto» di consacrazione contro la pestilenza. La tradizionale festa veneziana, che raccoglie sempre forte partecipazione popolare, risale al 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa dedicandola a Santa Maria della Salute e affidandone la costruzione a Baldassarre Longhena dopo la terribile peste che decimò la popolazione, con 80 mila morti su 150 mila abitanti. La chiesa venne consacrata dal Patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687. Un appuntamento che riveste una particolare importanza - sottolinea il Patriarcato di Venezia - proprio in questi giorni in cui la città è stata flagellata dalla moderna «pestilenza» costituita dalle ripetute maree eccezionali. L'apertura delle celebrazioni è fissata con la benedizione del ponte votivo sul Canal Grande, che collega la zona della Salute con Santa Maria del Giglio, in programma martedì 19 novembre, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, delle autorità cittadine e del Patriarca mons. Francesco Moraglia. Rappresenta il via ufficiale al pellegrinaggio della popolazione al tempio mariano. Il Patriarca Moraglia presiederà la Messa solenne in Basilica la mattina di giovedì 21 novembre, e guiderà il pellegrinaggio diocesano dei giovani, in programma la sera della vigilia. La devozione verso la Madonna della Salute ha portato la popolazione a erigere altre chiese a lei dedicate, dove si terranno altri appuntamenti e pellegrinaggi: a Mestre, nel quartiere di Catene e nell'isola degli Alberoni.

 


 

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 00:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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